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Scuola, a Garagnani non dà retta neanche il “suo” governo

Il sottosegretario Pizza sulle accuse di “eversione” lanciate a ripetizione dal deputato: la scuola bolognese “opera con ordinato e regolare andamento” e non ci sono segnalazioni da parte dei presidi sulle questioni sollevate da Garagnani.

21 Gennaio 2010 - 11:45

Quella della scuola bolognese “eversiva” rispetto alle riforme del ministro Mariastella Gelmini, o del ministro di centrodestra di turno, è uno dei suoi cavalli di battaglia (se la gioca con l’altrettanto famosa “saldatura” tra il movimento antagonista bolognese e, niente meno, il terrorismo islamico).  E’ un argomento su cui il deputato Fabio Garagnani, che è anche coordinatore cittadino del Pdl, sforna da anni dichiarazioni su dichiarazioni. Ora, per il bene dell’ambiente, speriamo si fermi e risparmi un po’ di carta visto che a smentirlo ci pensa il suo stesso governo.

Infatti, “nonostante l’esposizione mediatica cui e’ sottoposta, dovendo muoversi sotto i riflettori degli organi di informazione locali e nazionali, opera con ordinato e regolare andamento per il raggiungimento delle proprie finalita’ istituzionali, con risultati in linea con quelli delle altre province dell’Emilia-Romagna”. E’ cosi’ che ieri il sottosegretario all’Istruzione Giuseppe Pizza ha risposto a Garagnani,  che aveva portato nell’aula della Camera i riscontri ottenuti dal “telefono spia”, il numero a cui docenti e genitori potevano segnalare casi di boicottaggio delle riforme del Governo. Pizza pero’ ha detto che la scuola bolognese “opera con ordinato e regolare andamento”, che non ha competenze sulle manifestazioni anti-Gelmini in cui sono coinvolti i bambini, e che “non risultano segnalazioni dei dirigenti scolastici o dei dirigenti degli Uffici scolastici provinciali per interventi ispettivi sulle problematiche didattiche” sollevate da Garagnani.