Si chiede il reintegro di un lavoratore licenziato. Coordinamento Migranti: “L’azienda cerca pretesti per liberarsi degli iscritti SiCobas”. Crash: episodio che “prelude al tentativo di licenziare in blocco”.
Giornata di lotta alle Fonderie Atti/Atla di Bentivoglio. Spiega il Coordinamento Migranti: “I lavoratori e le lavoratrici scioperano per chiedere il reintegro di un migrante licenziato. La politica dell’azienda è quella di trovare pretesti per licenziare i lavoratori iscritti a SiCobas. Uno di loro la scorsa settimana è stato licenziato (dopo dieci anni di lavoro in quest’azienda) perché, al ritorno da un periodo di malattia per infortunio, si è rifiutato di lavorare a una macchina troppo pesante per le sue condizioni di salute. È chiaro che la richiesta di lavorare a quella macchina è stata un pretesto per spingerlo al rifiuto. Un altro lavoratore migrante iscritto SiCobas ha ricevuto una lettera di sospensione per avere denunciato agli ispettori della Asl in visita allo stabilimento l’assenza di aspiratori e misure di sicurezza. Sono solo alcuni esempi di come i padroni stanno sistematicamente penalizzando i lavoratori che lottano per migliorare le loro condizioni e il loro sindacato che ancora non è stato riconosciuto dall’azienda. Sosteniamo la lotta dei lavoratori: #bastarazzismo #bastasfruttamento!”.
Sostiene la mobilitazione anche il centro sociale Crash: “Gli operai metalmeccanici di F.atti e Atla fonderie di Bentivoglio sono in sciopero dalle 5 di stamattina: é blocco dei camion per il reintegro dell operaio licenziato con la scusa di aver richiesto un permesso; gli operai sanno che questo prelude a tentativi di licenziare in blocco, laddove il razzismo e il crumiraggio sono sempre più insistenti… alla lotta!”.