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San Ruffillo, Acer scarica il barile

Idra, Làbas e comitato via Gandusio: dopo occupazione della sede, il presidente “ha declinato ogni responsabilità rimpallandola sull’assessore alla casa”. Alle 7 nuovo presidio antisfratto in via Abba.

05 Febbraio 2015 - 21:04

Occupazione Acer (foto fb Adl Cobas Emilia Romagna)Dopo ieri anche oggi è stata una giornata di resistenza a sfratti e sgomberi nel complesso di case popolari ACER “Il Villaggio” di via Abba.

La partecipata colazione antisfratto ha dissuaso le forze dell’ordine dal mettere in strada diverse famiglie con a carico minori.

La determinazione degli inquilini occupanti nel trovare una giusta soluzione ha poi portato l’intero presidio, composto da circa 50 vicini e solidali, a bloccare la sede dell’ACER in Piazzetta della Resistenza per costringere l’azienda a un incontro.

Il Presidente Claudio Filicani, di fronte alla richiesta per una moratoria di sfratti e sgomberi delle case ACER occupate sino a un ulteriore tavolo di trattativa, ha declinato ogni responsabilità rimpallandola sull’assessore alla casa Riccardo Malagoli.

Dopo una brevissima telefonata il Presidente di ACER ci ha comunicato che l’assessore non può (o meglio, non ha voluto) garantire nulla in proposito. Ciò significa che le istituzioni politiche di questa città si assumono la gravosa responsabilità di permettere che svariate persone, tra cui numerosi bambini, siano lasciate senza casa proprio nei giorni più freddi dell’anno quando la protezione civile ha persino dichiarato allerta meteo.

Prendiamo atto delle intenzioni criminali delle politiche abitative di ACER e Comune, ma non abbiamo dubbi, e le ultime due giornate lo dimostrano: resistere è possibile, insieme possiamo farlo.

Rilanciamo allora l’appuntamento per i presidi antisfratto di domani dalle 7 in avanti in via Abba.

IDRA – abitazioni contro la crisi
Labàs – sportello per il diritto all’abitare
Comitato Inquilini Via Gandusio