Feriti migranti da un pallino esploso da un fucile ad aria compressa, migranti in rivolta da ieri. Feriti, spari, arresti
Ripubblichiamo gli aggiornamenti da No-News / clandestino.carta.org
08.01.10 – 12.25 – Tensione alta e pestaggi di migranti – «La tensione rimane molto alta a Rosarno – racconta Francesco Svelo, avvocato dello Sportello di assistenza legale ai migranti Dino Frisullo – E una delle operatrici dell’associazione Omnia, che in questo momento tiene uno sportello di assistenza ai migranti aperto, mi ha detto di un migrante che era andato da loro a chiedere un intervento di mediazione e che è stato violentemente aggredito all’uscita dal locale. Picchiato e bastonato, è rientrato nello sportello senza scarpe. La gente sta reagendo, anche perché, rispetto allo scorso anno, la rivolta dei migranti è molto più violenta. Sulla strada statale 18 i migranti accampati nell’ex stabilimento Esac hanno preso a pietrate le macchine, poi hanno fatto scendere i passeggeri e dato fuoco a diverse auto».
08.01.10 – 12.03 – Almeno 34 feriti negli scontri di ieri – E’ di 34 feriti il bilancio dei disordini scoppiati ieri a Rosarno. Secondo i dati diffusi dalla Polizia di Stato, sono ricorsi alle cure dei medici degli ospedali della zona due cittadini migranti, 14 cittadini italiani, dieci poliziotti e otto carabinieri. Altri migranti potrebbero essere stati feriti ma non essersi recati in ospedale per paura delle conseguenze. Gli uomini del Commissariato di Gioia Tauro hanno arrestato sette migranti per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, devastazione e danneggiamento. La rivolta ha avuto inizio ieri pomeriggio, quando un migrante che stava tornando dal lavoro è stato colpito da un colpo di arma ad aria compressa in via Nazionale, sulla Ss 18 a Gioia Tauro. L’attentatore passava a bordo di un’automobile. Il ferito guarirà in dieci giorni.
08.01.10 – 11.51 – Si è conclusa la manifestazione davanti al comune – E’ terminata la protesta dei migranti davanti al Municipio di Rosarno, dove una delegazione ha incontrato il commissario prefettizio Domenico Bagnato. Secondo quanto appreso, il funzionario [che regge il Comune sciolto per infiltrazioni mafiose] ha invitato a sospendere la protesta, preoccupato per il clima di forte tensione. Le migliaia di manifestanti si sono riversate per le strade cittadine. Durante la manifestazione una troupe del Tg2 è stata presa a sassate.
08-01-10 – 11.15 – Tensione ancora alta, migranti in arrivo da tutta la Piana -Un uomo ha sparato due colpi di fucile in aria per disperdere il gruppo di immigrati in rivolta a Rosarno. E’ salito sul tetto ed esploso le due cartucce attirando, tuttavia, le ire dei manifestanti. Dopo l’esplosione dei colpi di fucile alcuni immigrati sono entrati nell’abitazione ma solo per protestare ad alta voce, senza ulteriori conseguenze. La situazione continua a essere molto tesa. Nel frattempo arrivano altri immigrati dalla Piana di Gioia Tauro. Sono oltre duemila le persone concentratesi nelle strade di Rosarno.
08.01.10 – 11.10 – Duemila migranti davanti al comune – Circa duemila migranti hanno raggiunto in corteo il Municipio di Rosarno dopo gli scontri di ieri. I manifestanti chiedono di essere ricevuti dal Commissario prefettizio che regge le sorti dal locale Comune. Poco fa una delegazione di cinque persone sarebbe stata ricevuta dal commissario.
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07.01.10 – Rivolta dei migranti di Rosarno dopo il ferimento di due persone – Un centinaio di migranti hanno protestato a Rosarno e Gioia Tauro, nel Reggino. Hanno bloccato la strada statale 18 tra i due comuni e l’uscita Rognetta, vicino due fabbriche dismesse dove vivono accampati. L’episodio che ha scatenato la rivolta è il ferimento di due migranti con un pallino esploso da un fucile ad aria compressa. Dopo l’accaduto i migranti hanno iniziato a riversarsi sulle strade colpendo le auto bloccate sulla SS18 con sassi.
A protestare sono migranti, in prevalenza africani, che lavorano come braccianti agricoli e che fanno parte della colonia che vive in disastrose condizioni igienico-sanitarie in una fabbrica in disuso di Rosarno e in un immobile dell’ex Opera Sila a Gioia Tauro. (…)