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Rosa Luxemburg, intimidazioni dei Carabinieri verso gli studenti

Gli agenti ne identificano tre e minacciano: “Quando sarete pochi vi sgomberiamo”. Ma gli studenti: “L’occupazione continua”. Domani assemblea pubblica, Ccs: “Il Rosa Luxemburg non resti solo”.

19 Novembre 2012 - 19:32

Ha avuto inizio questa mattina alle 8 la protesta degli studenti dell’istituto di via Dalla Volta, quando il Movimento Autonomo Rosa Luxemburg (Marl), collettivo interno all’istituto e parte del Coordinamento dei Collettivi Studenteschi (Ccs), ha scelto di esporre striscioni di fronte all’entrata e invitare gli/le student@ a fermarsi fuori, nella prima ora di lezione, per dare seguito alla mobilitazione che ha visto lo scorso 14N scendere in piazza migliaia di persone in tutta europa. Successivamente in un migliaio sono entrati nella scuola dichiarando l’occupazione dell’edificio.

Gli studenti protestano contro un presente misero e un futuro senza prospettive, attaccano il Ddl Aprea e la legge di stabilità, si inseriscono in un contesto di lotte contro la crisi che in Italia li vede di certo in prima fila.

Sono tanti anche oggi, proprio come qualche giorno fa quando bloccarono i viali in corteo. Anche oggi le dinamiche di contrapposizione con le istituzioni sono presto visibili e, se da un lato il dissenso della presidenza viene presto frenato ed isolato dalla solidarietà espressa dai docenti, questo trova presto la sua sponda nelle forze del disordine che già in tarda mattinata si sono presentate presso l’istituto di via Dalla Volta con l’intento di intimorire i ragazzi.

Una volta presi i nominativi di tre di questi, gli uomini in divisa se ne sono andati minacciando un ritorno nel pomeriggio quando “se sarete pochi provvederemo con lo sgombero”.

Gli studenti dichiarano di non essere per nulla intimoriti dalle minacce degli agenti ed anzi, attraverso il profilo Facebook del Ccs annunciano che l’assemblea pubblica prevista per domani al liceo Fermi verrà spostata nell’istituto occupato.

A questo proposito Tommaso (Ccs), dal liceo Minghetti, fa sapere: “Abbiamo bisogno di incontrarci al più presto per costruire percorsi comuni di mobilitazione, domani sarà un momento in cui discutere di tutto questo. Anche di occupazioni, perchè no. Riappropriarsi delle scuole è oggi necessario per criticarle innanzitutto e utilizzarle come basi per la mobilitazione. Cercheremo di fare in modo che il Rosa Luxemburg non rimanga solo”.

Intanto Lorenzo, dall’edificio occupato, rassicura gli studenti e le studentesse accorsi dalle altre scuole per conoscere la situazione: “Noi non ce ne andiamo, rimarremo qui fino a quando ci saranno le condizioni per mantenere l’occupazione e dare in questo modo voce alla protesta”.