Dodici anni di pena a due militari, riconosciuti colpevoli di omicidio preterintenzionale ieri sera dalla Corte di Cassazione. Rinvio in appello per altri due accusati di falso, ma scatterà la prescrizione.
La Corte di Cassazione ha condannato a 12 anni per omicidio preterintenzionale due carabinieri per la morte di Stefano Cucchi, avvenuta il 22 ottobre 2009. La pena inflitta in secondo grado è stata ridotta di un anno. Rinvio in appello per la rideterminazione della pena invece per altri due militari accusati di falso. A maggio tuttavia per questi ultimi scatterà la prescrizione.
Ha detto Ilaria Cucchi, sorella di Stefano: “A questo punto possiamo mettere la parola fine su questa prima parte del processo sull’omicidio di Stefano. Possiamo dire che è stato ucciso di botte, che giustizia è stata fatta nei confronti di loro che ce l’hanno portato via. Devo ringraziare tante persone, il mio pensiero in questo momento va ai miei genitori che di tutto questo si sono ammalati e non possono essere con noi, va ai miei avvocati Fabio Anselmo e Stefano Maccioni”.
Tra pochi giorni, giovedì 7 aprile, è prevista la sentenza del processo sui presunti depistaggi dopo il decesso di Cucchi, che vede imputati otto carabinieri accusati a vario titolo di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia e per i quali il pm ha chiesto condanne che vanno da un anno e un mese fino a sette anni.