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Roma / ”Indivisibili contro il governo e il razzismo” [foto]

Ieri il corteo nazionale per contestare le politiche xenofobe dell’esecutivo gialloverde e anche il ddl Pillon: “Espressione della stessa violenza di stato”. Fermati decine di pullman, perquisizioni a tappeto.

11 Novembre 2018 - 09:49

Decine di migliaia di persone hanno manifestato ieri nella capitale contro il decreto sicurezza voluto da Salvini, che cancella la protezione umanitaria, allunga i tempi di trattenimento nei centri di permanenza per il rimpatrio, estende la lista di reati per cui può essere revocato lo status di rifugiato, ridimensiona il sistema Sprar, preclude ai richiedenti asilo l’accesso alla residenza.

Hanno aderito 400 realtà da tutta Italia. A sfilare da piazza Repubblica lungo via Cavour, via Merulana, viale Manzoni e fino a piazza San Giovanni c’erano migranti, studenti, centri sociali, movimenti per il diritto all’abitare, sindacati di base, associazioni, i partiti della sinistra extraparlamentare. C’era anche il sindaco di Riace Mimmo Lucano, finito sotto inchiesta per aver sperimentato un innovativo modello di accoglienza diffusa in un paese altrimenti destinato a spopolarsi.

Così l’intervento a nome di tutte le realtà promotrici, pronunciato al termine del corteo: “Siamo qui da tutta Italia, da percorsi diversi che oggi si intersecano per dire no al razzismo di stato, per dire no al sessismo del governo, per affermare a gran voce che il decreto Salvini è ingiusto, un concentrato di odio, xenofobia, repressione e controllo sociale, e faremo di tutto per fermarlo.  Siamo per l’accoglienza, la regolamentazione di tutte e di tutti, rivendichiamo la libertà di movimento, migrare non è un crimine. Giù le mani a Riace, saremo sempre a fianco le esperienze come queste, e contro l’esclusione sociale, i respingimenti in mare, l’espulsione dei richiedenti asilo, gli sgomberi. Respingiamo ogni attacco alle pratiche di solidarietà. L’energia che abbiamo speso per costurire questa giornata non può essere dispersa, dobbiamo andare avanti tutti insieme uniti e solidali”.

Non è mancato un richiamo al ddl Pillon, contro il quale sempre ieri si è manifestato in molte città: “Un tuffo nel medioevo. Non si può non riconoscere che il ddl Pillon e il decreto Salvini siano due espressioni della stessa violenza di Stato”.

Decine di pullman in arrivo a Roma per la manifestazione sono stati fermati prima di raggiungere il raccordo anulare e i manifestanti perquisiti uno a uno.

> Le fotografie dell’inviato di Zic in piazza:

#indivisibili contro il decreto Salvini