I manifestanti restano davanti al ministero, in vista dell’incontro di domani con Lupi. La proposta: “I soldi delle grandi opere all’emergenza abitativa”.
Prosegue nella piazza di Porta Pia la mobilitazione iniziata con lo sciopero generale dei sindacati di base e il corteo nazionale del 19 ottobre. In centinaia ancora presidiano l’area di fronte al Ministero delle Infrastrutture e proprio domani ci sarà l’incontro tra i movimenti per l’abitare e Lupi: “Al ministro chiederemo una moratoria sugli sfratti” ha dichiarato un’attivista dalla piazza.
Non si ferma dunque la “sollevazione generale” dopo le tre giornate di Roma. Le richieste sono semplici e dirette: casa e reddito per tutt*. Dalla piazza la proposta al Governo di destinare le risorse destinate alle grandi opere (come la Tav) all’emergenza abitativa, attraverso un piano casa che fornisca risposte reali e concrete. Questo perchè l’ondata di sfratti non sembra destinata a fermarsi, anzi, come racconta un’inquilina che non riesce più a coprire le spese per l’affito “come me ci sono migliaia di persone che non possono pagare, non perché non vogliano, ci tengo a dirlo, ma perche” siamo impossibilitati. Gli enti hanno chiesto fino a 1.600 euro quando il reddito a disposizione non arriva ai 1.200 euro. Questo cosa vuol dire? E’ uno sfratto”.
(foto Dire)
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