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Roma / “Chi vuole mettere le mani sulla Magliana?”

L’interrogativo lo pone il csoa Macchia Rossa: nove attivisti sono detenuti da sabato dopo una manifestazione antifascista violentemente contrastata dalla polizia, mentre i forzanovisti hanno potuto sfilare e entrare dentro lo spazio sociale, sequestrato poco dopo.

08 Novembre 2016 - 18:44

fb Macchia Rossa MaglianaE’ di 30 fermati, 9 arresti e 40 denunce il bilancio dell’azione della polizia romana contro il corteo antifascista di sabato 5 novembre a Magliana. A renderlo noto in un comunicato è il il csoa Maccha Rossa di Roma tornado sui fatti avvenuti allo spazio sociale della Magliana pochi giorni fa, quando nonostante il divieto imposto dalla questura un gruppo appartenente alla destra sociale romana ha sfilato per le strade del quartiere a sud della capitale. Questa la ricostruzione di quel pomeriggio fatta dal coordinamento: “La questura a parole vieta entrambe le manifestazioni. A parole, perché in realtà permette a Forza nuova tranquillamente di sfilare, mentre intima alla manifestazione antifascista di non muoversi. Troppa la rabbia per questo affronto, la manifestazione antifascista pretende di potersi muovere. Si accende la contrapposizione con le forze di polizia, il quartiere diviene campo di contesa, ci rimette. La polizia carica ripetutamente gli antifascisti, mette in pratica dei veri e propri rastrellamenti – anche nei negozi – per poter portare via giovanissimi e generosissimi ragazzi e ragazze accorsi per lo sdegno”.

Oltre alle cariche per strada da parte della polizia da Roma denunciano: “Proprio mentre la polizia si accaniva contro compagni e compagne, un gruppo di fascisti accompagnati da alcuni volti noti avvicinatisi di recente a Casapound, faceva irruzione nei locali del Centro sociale. Dopo un tempo lunghissimo in cui queste persone hanno agito indisturbate sotto lo sguardo delle forze dell’ordine, la polizia prendeva possesso del centro sociale mettendo i sigilli del sequestro preventivo. Una tela ben organizzata, dentro la quale involontariamente siamo caduti. questura e fascisti insieme per cercare di allontanare dal quartiere chi lotta a testa alta per un presente diverso”.

E sono gli stessi solidali che continuano: “Il centro sociale Macchia rossa esiste a Magliana da oltre 40 anni, dal 1973. Anni in cui si è lottato per un quartiere migliore, soprattutto con il Comitato di lotta per la casa, contro gli sfratti e per il diritto all’abitare. Anni in cui si sono attivate una ciclofficina, una palestra popolare. Anni in cui si è lottato per ottenere l’ufficio postale e in tempi più recenti per difendere il consultorio familiare. Non si tratta certo di un luogo estraneo o nemico del quartiere. A chi da fastidio allora il Centro sociale macchia rossa? Forse a chi vuole mettere le mani sul quartiere per scopi elettorali? A chi per molti anni ha fatto bei soldi nella compravendita delle case occupate?”.