Gli studenti volevano contestare un convegno sulla green economy a cui erano state invitate le alte cariche dello Stato, che hanno dato forfait. Brutale reazione della polizia.
Questa mattina era previsto un convegno al rettorato dell’università la Sapienza di Roma sulla “green economy”. All’incontro era prevista la presenza di Letta, Napolitano, Grasso, Boldrini e mezzo governo. Nonostante il forfait dei “big” istituzionali gli studenti hanno mantenuto la loro mobilitazione.
A partire dalle 9 centinaia di studenti si sono ritrovati di fronte al Piazzale di Fisica e dopo un corteo interno all’Universit, con in testa uno striscione che recitava “l’università è di chi la vive non di chi la distrugge”, hanno scavalcato le transenne erette a difesa del rettorato, lanciando uova verso l’ingresso e accendendo fumogeni. A quel punto la polizia è entrata nella città universitaria facendo caroselli con i mezzi blindati nei viali della Sapienza e caricando a freddo la coda del corteo studentesco provocando feriti e fermando almeno due ragazzi ai lati del corteo. “Non mi sono neanche accorto della manganellata – racconta uno studente che ha dovuto ricorre a cure mediche – sono scesi di corsa dai blindati che viaggiavano a sirene spiegate. La situazione era piuttosto tranquilla ed è assurdo vedere l’università chiamare la celere a manganellare i suoi studenti”.
Ricompattatosi il corteo ha subito ancora due cariche: “E’ evidente la gravità dei fatti di questa mattina e le responsabilità del Rettore Frati – spiegano al megafono – che ha autorizzato l’intervento della celere all’interno dell’università. Hanno paura della capacità di mobilitazione di studenti e precari che mette davvero in discussione le politiche dei sacrifici”.
Il corteoè proseguito dentro ogni facoltà ingrossandosi minuto dopo minuto, interrompendo la didattica e le lezioni e chiedendo l’immediato rilascio degli studenti fermati. Una risposta positiva quella degli studentichehanno incontrato il corteo che hanno solidarizzato o si sono uniti alla manifestazione
Oltre lo scomposto e gravissimo atteggiamento delle forze dell’ordine la giornata di oggi segnala la disponibilà al conflitto di studenti e precari, perché la misura è colma e le misure di austerity, precarizzazione e privatizzazione di welfare e formazione troveranno una adeguata risposta nelle piazze, nelle scuole, nelle università, a Roma in occasione del vertice europeo sulla disoccupazione giovanile il prossimo aprile.