Attualità

Roma / Blitz della polizia per identificare i migranti del centro Baobab

Dalla mattina sono state prelevate 80 persone di cui 15 minori. Da via Cupa: “È davvero questo l’unico modo che avete per garantire la presenza dello Stato? Riuscite ad esprimervi solo con divise, blindati e raccolta delle impronte?”

11 Agosto 2016 - 16:03

fb @Baobab Experience - BaobabEnnesimo blitz delle forze dell’ordine al Baobab di Roma. A partire dalla prime ore dell’alba, polizia e guardia di finanza si sono presentate con i blindati all’ingresso del centro autogestito procedendo con le operazioni di identificazione e fotosegnalamento dei migranti presenti in via Cupa.  Quello di oggi è il quarto episodio in poche settimane. A denunciare i fatti è il coordinatore degli attivisti di Baobab Andrea Costa, che ha raccontato: “Stamane la polizia ha prelevato circa 80 migranti, di cui 15 minori  per  identificarli nell’Ufficio immigrazione di via Patini”.

Come riportato dal portavoce dei volontari: “Ci risulta che i migranti censiti oggi siano già stati identificati più volte. I due ragazzi che hanno opposto resistenza lo hanno fatto perché sono stufi, non ne possono più. Per molti di loro la divisa è sinonimo di violenze subite, anche nei paesi di transito. Hanno bisogno di psicologi, vengono tutti da viaggi durissimi. Hanno paura, non riescono a definire tra i poliziotti libici e quelli italiani. Comunque abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che torneranno tutti a via Cupa nelle prossime ore”. Inoltre riferiscono i volontari, durante le identificazioni alcuni ospiti hanno avuto qualche malore.

Intanto dalla pagina Facebook “Baobab experience” continuano ad arrivare gli aggiornamenti dalla tendopoli e la rabbia è implacabile: “Gli ultimi migranti piangono disperati. È davvero questo l’unico modo che avete per garantire la presenza dello Stato? Riuscite ad esprimervi solo con divise, blindati e raccolta delle impronte? Questo è l’ennesimo esempio del fallimento delle istituzioni, del rapporto tra i cittadini e li Stato, del distacco sempre più crescente dei governanti con la realtà”.