Attualità

Roma / #12A, cinque arresti

Intanto rimbalzano le immagini delle violenze di polizia, dai manganelli al contrario all’agente che calpesta una coppia di ragazzi a terra. La tendopoli di porta Pia rilancia verso Primo maggio e vertice Ue del 11 luglio.

13 Aprile 2014 - 17:54

Sono cinque le persone trattenute in stato di arresto dopo la manifestazione di ieri pomeriggio, tutti fermati durante le cariche in via Veneto e piazza Barberini, insieme ad altri due poi rilasciati. Tutti sono stati denunciati per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Uno è Ugo, uno “studente napoletano”, si legge in un comunicato del collettivo Aula Flexi del capoluogo campano, “arrivato a Roma insieme ai movimenti, alle persone in emergenza abitativa di Magnammece ‘O pesone, agli altri studenti e precari autorganizzati nei collettivi studenteschi e nei centri sociali”.

“La giornata di sabato è stata una risposta determinata di una piazza di studenti, precari, occupanti case stanchi di queste politiche imposte dalla Troika – si legge in conclusione alla nota – Rivogliamo subito indietro tutti i nostri fratelli arrestati perchè manifestavano per i diritti di tutti! Ugo libero, liber* tutt*!”.

Nel frattempo tra i social media e i siti di informaizone rimbalzano le immagini delle violenze di polizia durante la lunga carica da via Veneto all’inizio di via del Tritone. Dai manganelli, come tante volte, tenuti al contrario per fare più male (vedi la foto in questa pagina, diffusa su twitter da @leleprox) dall’agente in borghese che senza alcun motivo sale con i piedi su una coppia di ragazzi a terra.

Intanto, dopo una nuova notte passata in acampada a Porta Pia, stamattina si è tenuta l’assemblea per rilanciare verso nuove mobilitazioni. Tra gli inteventi, quello di uno dei due fermati ieri pomeriggio e poi rilasciati. Scrive su twitter la rete Abitare nella crisi: “Fermeremo piano casa e jobs act, di nuovo in piazza nei territori il 1°maggio e verso vertice Ue a Torino” del prossimo 11 luglio.

Da segnalare, infine, che la giornata di ieri ha visto anche Anonymous attaccare e mandare in blackout il server di matteorenzi.it. “Ci schieriamo dalla parte di chi ha il coraggio di contestare l’ordine costituito e non si piega nonostante le intimidazioni – scrivono gli hacktivisti – A chi lotta affinchè reddito, casa e dignità possano appartenere a tutti, non solo alle classi agiate, va la nostra stima. E voi, pupazzi in divisa che non avete mai conosciuto la Dignità, con quale coraggio rientrate a casa senza sentire una morsa al petto dopo aver dato adito a violenze disumane?”.