Dopo la protesta del Collegio docenti e una prima “bacchettata” da parte dell’Ufficio scolastico provinciale, autorizzate le ore di alternative all’insegnamento della religione cattolica.
Dopo la lettera di protesta del Collegio docenti e la lettera di richiesta dell’organico presentata dalla Dirigente scolastica che ha condiviso le ragioni espresse dal Collegio è arrivata una prima risposta del Dirigente dell’USP in cui – oltre a bacchettare il Collegio che parla troppo anziché occuparsi delle sue competenze esclusivamente tecniche – prendeva tempo.
Dopo una ulteriore sollecitazione della Dirigente è infine arrivata in data 13 ottobre 2009 il riconoscimento in organico di fatto delle ore richieste per lo svolgimento dell’attività alternativa all’IRC nella scuola media Rodari-Jussi. Una cattedra e 11 ore. Una volta verificata la disponibilità del personale a prestare ore eccedenti, per fortuna molto ridotta, è iniziata la ricerca del supplente, unificando tutte le graduatorie visto che non esiste classe di concorso per alternativa all’IRC. I contratti proposti saranno quindi fino al termine delle attività didattica e pagati da Tesoro.
Alcune osservazioni:
Per 5 settimane gli studenti non avvalentesi hanno visto il loro diritto negato e lo stato ha risparmiato un mese di stipendio corrispondente a 29 ore di lezione.
Senza l’intervento del Collegio, delle rsu e soprattutto la determinazione della Dirigente nel richiedere tutte le ore necessarie per l’insegnamento alternativo e lo studio assistito non sarebbe stato ottenuto niente.
Solo la consapevolezza della necessità di porre un limite alla continua richiesta di ore eccedenti garantisce la nomina dei supplenti, come dovrebbe essere pratica ordinaria nelle scuole.
Luca Castrignanò (rsu-Cobas Scuola media Rodari-Jussi S.Lazzaro)