“Trattenuto per oltre tre ore dai Carabinieri”. Asia e Bpc accusano l’amministrazione provinciale perchè “esclude i soggetti sociali e sindacali che non vogliono essere complici”.
Il presidio antisfratto indetto stamattina dall´AS.I.A.e Bologna Prende Casa in via Minarini 8 a San Lazzaro di Savena, che ha visto il fermo di un delegato sindacale da parte dei carabinieri che lo hanno trattenuto in caserma per oltre tre ore, foto-segnalato e poi denunciato si è trasformato in un presidio in piazza Bracci, sotto la sede del Comune.
Una delegazione è stata poi ricevuta dall´amministrazione comunale. In questo primo incontro l´amministrazione ha dimostrato delle disponibilità di relazione e confronto per trovare soluzioni credibili all´emergenza abitativa, che potranno avere un primo piano di verifica sul nucleo familiare che oggi ha subito lo sfratto esecutivo. Ad oggi questo nucleo composto da madre con figlio minore è stato collocato in una struttura nel Comune di Bologna.
In un mese tre presidi antisfratto nel solo Comune di San Lazzaro hanno portato a quattordici denunce, questa situazione è da imputare in primis alle miopi e antidemocratiche scelte effettuate del governo provinciale e dal suo vice presidente, Giacomo Venturi, che ha escluso e continua a escludere i soggetti sociali e sindacali che non vogliono essere complici, come ha ampiamente dimostrato la gestione dei tavoli che hanno portato agli aumenti degli affitti in casa popolare per Bologna e provincia.
I movimenti di lotta per la casa proseguiranno nella mobilitazione a Bologna e nella sua provincia per il diritto all´abitare per tutte e tutti.
ASIA-USB
Bologna Prende Casa