Problemi in varie scuole della città e lezioni sospese. Studenti medi autorganizzati: “E intanto lo Stato continua a tagliare fondi e a finanziare invece finanzia con miliardi di euro le grandi opere”.
Più di una scuola bolognese al freddo (era già successo a dicembre) e con altri disservizi, negli ultimi giorni, dopo il rientro dalle festività natalizie. Lunedì mattina risultavano al gelo le classi delle elementari Piaget e delle materne Deledda di via Arno: il freddo infatti ha causato alcuni guasti al sistema di riscaldamento e così gli alunni sono rimasti a casa: ad oggi le due scuole sono ancora chiuse. Sempre lunedì altri problemi sono stati riscontrati anche alle medie Rolandino de’ Passaggeri, in via Pascoli: un guasto alla tubazione di alimentazione dei radiatori ha causato una perdita di acqua all’interno della scuola, che è risultata parzialmente inagibile comportando anche qui una sospensione dell lezioni. Nella stessa giornata altre segnalazioni (in questo caso risolte in breve tempo) sono arrivate per una perdita alle scuole Guido Reni e per altri due disservizi al nido Fava e alla materne Portobello, dove è mancata per qualche ora l”acqua corrente. Ieri, invece, riscaldamenti spenti nella sede di via Broccaindosso del liceo Laura Bassi, a causa di un guasto alla centrale termica.
Il commento degli Studenti medi autorganizzati: “Ci rendiamo conto in questi mesi, con l’inverno che avanza, che i disagi legati alle infrastrutture delle scuole pubbliche, bolognesi e non, aumentano e mostrano chiaramente come non siano adeguate al loro scopo. Mentre nelle scuole pubbliche si combatte contro il freddo, l’intonaco che cade, la mancanza di servizi, dall’altra parte il Miur ha debiti di centinaia di euro con quasi tutti gli istituti di Bologna (ed Italia) e lo Stato continua a tagliare fondi all’istituzione scolastica, mentre invece finanzia con miliardi di euro le grandi opere. Crediamo fermamente che la scuola pubblica vada protetta ed assicurata a tutt*, che debba essere un luogo funzionante al suo scopo e che ogni singolo studente debba avere la possibilità di vivere la sua esperienza scolastica con serenità e continuità. La scuola va messa al primo posto e noi studenti non possiamo ignorare lo stato in cui le strutture scolastiche, dove noi dovremmo formarci come cittadini di domani, versano”.