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Riders, “la lotta paga”: Sgnam-MyMenù riconosce pari condizioni su tutto il territorio nazionale

Riders Union Bologna: “Difeso ed esteso a tutti il minimo orario esistente”, con una maggiorazione per ogni consegna, e “questi diritti saranno applicati in maniera uniforme in tutte le città dove l’azienda è presente”.

10 Gennaio 2019 - 10:27

“La lotta delle e dei riders continua a pagare. Nei prossimi giorni Sgnam/MyMenù – unica piattaforma che a Bologna aveva sottoscritto la Carta dei diritti – introdurrà novità significative che accolgono in parte le richieste che come Riders Union abbiamo da sempre portato avanti”. Sono le parole che Riders Union Bologna affida a un post su Facebook, dopo avere infine strappato all’azienda importanti miglioramenti delle condizioni di lavoro per i fattorini alle dipendenze dei due marchi. Nello specifico “verrà del tutto eliminato il metodo di pagamento misto con un basso fisso orario (nemmeno 6 euro lordi), che riguardava solo una parte dei lavoratori assunti in estate e che noi avevamo sempre contestato, forti anche della Carta sottoscritta dall’azienda. Tutti i contratti partiranno da 7 euro netti all’ora (la paga che già ora prendono la maggior parte dei riders), ma ci sarà una maggiorazione di 0,50 euro netti a consegna per le bici e 1,5 euro netti a consegna per le moto. Viene dunque difeso ed esteso a tutti il minimo orario esistente, cancellando i cattivi contratti stipulati in estate e ottenendo una parte di salario variabile che costituirà una buona integrazione sia per le bici sia per le moto. Il risultato ottenuto è davvero importante, perché si aggiunge ad altri diritti strappati con la lotta e la contrattazione a quest’azienda: indennità per il lavoro festivo, chiusura tempestiva in caso di neve e condizioni impraticabili, assemblea sindacale retribuita”.

Di particolare importanza, per i riders bolognesi, è tuttavia il fatto che “questi diritti saranno applicati in maniera uniforme in tutto il territorio nazionale dove l’azienda è presente: Brescia, Milano, Modena, Padova e Verona. Anche in queste città – dove si partiva da standard retributivi e di tutela più bassi di Bologna – varranno le stesse condizioni. Nel comunicare questa buona notizia, ribadiamo che vigileremo in maniera scrupolosa sull’attuazione concreta di queste novità e che la lotta non si ferma di certo qui. Assodelivery – l’associazione datoriale che rappresenta le altre aziende multinazionali (Deliveroo, Just Eat, Glovo etc…) – è avvisata: i riders non saranno più disposti ad accettare passivamente condizioni di lavoro vergognose ed umilianti; a breve torneremo ad organizzarci e a far sentire la nostra voce per ottenere diritti universali per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori. Avanti riders!”