Presidio fuori dal Tribunale, assemblee e manifestazioni all’Interporto e in piazza dell’Unità. E le lavoratrici Yoox: “Scuole chiuse rafforzano ricatto dei padroni”. Astensione dal lavoro trasporto locale, sindacati su vertenza sosta: “Probabile proroga affidamento a Tper”.
Una buona notizia per i due lavoratori arrestati due settimane fa con l’accusa di resistenza aggravata in relazione a 13 giorni di sciopero tra gennaio e febbraio al magazzino Fedex-TNT di Piacenza: “Il Tribunale di Bologna ha appena revocato gli arresti domiciliari ad Arafat e Carlo! A breve conosceremo i dettagli del provvedimento”, hanno scritto infatti poco fa i Si Cobas, che rivendicano di aver “dimostrato sul campo che, con la lotta e il protagonismo operaio è possibile battere ogni teorema repressivo e ogni manovra padronale”.
L’udienza del riesame si era tenuta questa mattina. I legali dei due, all’uscita, avevano detto di aver chiesto la revoca della misura cautelare o in subordine una misura più attenuata e di attendersi una decisione entro l’inizio della settimana prossima: i tempi sono stati invece molto più rapidi.
“La loro unica colpa è l’impegno da anni per difendere i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, cercando di migliorare le condizioni di lavoro nel mondo della logistica dove assistiamo ad altissimi livelli di sfruttamento, che arrivano a colpire la dignità di chi lì lavora”, si leggeva sul volantino distribuito durante un presidio all’esterno del Tribunale dal sindacato, che facendo riferimento anche al tentato sgombero di un picchetto di lavoratori a Prato e alla recente condanna del coordinatore provinciale bolognese rimarcava che “tutto questo fa parte di un tentativo di metterci fuori gioco” un ‘organizzazione “che testardamente rifiuta la logica dell’unità nazionale nella quale si cerca di mettere insieme sfruttati e sfruttatori”.
Oggi è anche giornata di sciopero nazionale della logistica, e già dalla serata di ieri hanno iniziato a rimbalzare sui social i video dei picchetti e delle assemblee in vari stabilimenti del bolognese e soprattutto all’Interporto, dove intorno alle 9 di questa mattina è partito un corteo interno: “Straordinaria adesione tra facchini e drivers nella giornata dello sciopero nazionale, in moltissimi hanno incrociato le braccia per dire no a questo rinnovo fuffa, e che con la complicità dei confederali, i padroni vorranno portare avanti”, raccontano sempre i Si Cobas, secondo i quali il nuovo contratto nazionale “mette mano alle attuali tutele in caso di cambio appalto, alle integrazioni per malattia. al diritto di sciopero, ai diritti sindacali, per aumentare la flessibilita e avere mano libera nella disdetta degli accordi di secondo livello”.
Una delegazione ha preso parte poi alla piazza No Dad, che ha raccolto quasi un migliaio di persone. C’erano anche le lavoratrici Yoox: “Le scuole chiuse per noi madri, lavoratrici, operaie e migranti rafforzano il ricatto dei padroni – riporta la pagina Facebook Woman Strike Yoox – Aziende e istituzioni ci hanno messe in ginocchio: siamo ancora in piena pandemia e rischiamo di perdere il lavoro, siamo costrette a licenziarci perché con i nostri stipendi non possiamo permetterci di pagare una babysitter, dobbiamo sostenere dei turni assurdi che nulla hanno a che fare con le misure per contenere il virus. Con le scuole chiuse noi ancora di più reclamiamo la necessità di tornare al turno centrale che abbiamo svolto per anni!”. Nel pomeriggio, intanto, il governo ha annunciato per dopo Pasqua la riapertura delle scuole in presenza fino alla prima media.
Nel pomeriggio, infine, Sgb ha manifestato in piazza dell’Unità “per presentare la propria piattaforma ai lavoratori per il rinnovo del CCNL autotrasporto merci e logistica. Contro la piattaforma dei sindacati collaborazionisti che vuole riportare indietro diritti e Salario dei lavoratori. Non cederemo un millimetro ai nostri namici di classe”.
Giornata di sciopero anche per tutto il personale Tper, con un presidio all’esterno dell’agenzia metropolitana Srm, stazione appalatante della gara sul servizio sosta. In un incontro con il direttore dell’agenzia, i sindacati “hanno rinnovato la richiesta di sospendere la gara della sosta – si legge in un comunicato unitario sottoscritto anche dall’Unione sindacale di base – Srm ha ribadito di non essere titolata a una decisione politica di questo tipo, che spetterebbe semmai unicamente al Comune di Bologna. L’agenzia può intervenire sulla validità della gara unicamente per ragioni tecniche al momento non rilevate. È ancora in corso la fase di valutazione del possesso dei requisiti del raggruppamento che si è aggiudicato la gara. I tempi di tale attività si stanno allungando a causa della complessità della compagine societaria vincitrice. Allo stato attuale risulta molto probabile la proroga dell’affidamento a Tper anche se non è definito un orizzonte ulteriore che verrà comunicato con adeguato anticipo rispetto alla data del 15 aprile. Il percorso di affidamento continua attualmente senza considerare i ricorsi alla giustizia amministrativa, che ovviamente potrebbero incidere sullo sviluppo della situazione. I tempi tecnici di un eventuale passaggio di gestione, nonché le procedure di trasferimento del ramo di azienda, richiederanno infatti tempistiche piuttosto lunghe. Vigileremo sullo sviluppo della situazione, la mobilitazione continua”.
Ha partecipato al presidio anche il Sindacato generale di base, “per difendere diritti e dignità dei lavoratori contro la privatizzazione del settore. Sgb è al fianco dei lavoratori preannunciando una prossima iniziativa di sciopero per la metà del prossimo mese di aprile”.