Acabnews Bologna

“Resistenza a oltranza contro l’articolo 5”

Social Log: “In città vengono sistematicamente calpestati diritti umani, civili, politici e sociali”. #Ioccupo: “Merola si fa scavalcare da polizia e magistratura, è gravissimo”.

23 Luglio 2015 - 18:06

(repertorio - foto fb Social Log)La “assemblea occupanti e Comitato Inquilini Resistenti con Social Log” interviene con una nota dopo la notizia dell’iscrizione di Merola nel registro degli indagati per aver ingiunto il riallaccio dell’acqua alle occupazioni abitative di via Fioravanti e via Mario de Maria. Scrive il collettivo: “Sembrerebbe l’inizio di un romanzo kafkiano e invece è realtà! L’ossessione della procura di Bologna contro il movimento di lotta per la casa ha raggiunto ormai toni grotteschi tra intimidazioni e aggressioni giudiziarie di ogni sorta. Ripetiamo ancora una volta che la lotta per il diritto all’abitare non deve essere affare di magistrati e celerini. Mentre si ripetono suicidi a causa degli sfratti e centinaia di famiglie vengono sbattute fuori casa e abbandonate al proprio destino di miseria e sofferenze dalle istituzioni, la lotta per la casa è la giusta e legittima soluzione!”.

Secondo Social Log “in città vengono sistematicamente calpestati diritti umani, civili, politici e sociali ad una parte della popolazione. L’articolo 5 del Piano Casa dell’ex ministro di Comunione e Liberazione è un provvedimento di natura fascista che aggredisce e tenta di punire la povertà con mezzi degni di una rappresaglia delle SS! E di cosa si tratta la privazione dell’acqua, dell’accesso alle cure sanitarie, all’istruzione pubblica, agli strumenti che vengono garantiti a tutti per cercare lavoro od ottenere un permesso di soggiorno? Come è possibile vivere per un bambino o un anziano senza le garanzie e protezioni sociali fornite dalla residenza? In Italia, e a Bologna c’è un grave problema di diritti umani negati e la procura della città non esita ad acuire e approfondire sofferenze e dolore”.

Dunque, gli attivisti ribadiscono la loro “determinazione nel lottare per l’abolizione immediata dell’infame e fascista articolo 5 e annunciamo forme di resistenza ad oltranza fino a quando non verrà cancellato. Pretendiamo delle risposte chiare dal nuovo ministro delle infrastrutture Delrio che a questo punto deve dire alla popolazione se è d’accordo con l’articolo 5 e agli effetti che produce oppure no! Delrio ci dica se è il nuovo garante dei soprusi e delle sofferenze provocate dall’infame articolo! Facciamo appello alla città di stringersi intorno alle occupazioni abitative e a continuare una grande battaglia per la giustizia sociale! Annunciamo già da ora nuove marce, manifestazioni e iniziative di lotta per non dare tregua al Piano Casa!”.

Oggi hanno nuovamente parlato, in conferenza stampa, anche gli ex occupanti di via dei Mille della campagna #ioccupo: “Dove il sindaco fa scelte coraggiose è ovvio che siamo d’accordo”, ma “dall’altro
lato se lo stesso sindaco gestisce problematiche sociali come problemi di ordine pubblico in quei casi è la controparte”, e inoltre “è gravissimo” che si faccia “scavalcare dall’azione della Procura e della Questura”.

Tornando allo sgombero dell’ex Inpdap, “che a quattro giorni dell’occupazione l’Inps abbia dichiarato di
voler mettere a disposizione 15 appartamenti ci dice che avevamo pienamente ragione”, spiegano: “Abbiamo messo davanti agli occhi di tutti che c’è un enorme patrimonio immobiliare pubblico o inutilizzato o in mano ai meccanismi della rendita e della speculazione immobiliare e che le occupazioni sono il grimaldello per aprire quelle porte anche a livello politico”.

L’appello è quindi per una “conferenza cittadina che coinvolga tutti i soggetti in campo” per affrontare l’emergenza abitativa, diversamente c’è da aspettarsi “nuove o più numerose occupazioni”.