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Referendum, Wu Ming: “Tra Pd e Pdl basse intese”

Duro intervento del collettivo dopo il voto bipartisan in consiglio comunale di un odg che lascia intatto il sistema di finanziamento delle scuole private, disattendendo il risultato della consultazione del 26 maggio.

30 Luglio 2013 - 17:40

Ieri il voto in Consiglio sui fondi alle materne private, con l’approvazione di un ordine del giorno di Pd, Cd, Pdl e Lega per il mantenimento del sistema vigente, ignorando l’esito del referendum del 26 maggio. “Basse intese davvero infime”, commenta su Internazionale il collettivo di scrittori Wu Ming, che più volte era intervenuto pubblicamente negli scorsi mesi in sostegno alle ragioni dei referendari, e che ora non risparmia delle critiche i consiglieri di Sinistri Ecologia e Libertà, che pur dicendosi per l’abolizione dei finanziamenti che non hanno avuto coraggio di strappare con gli alleati democratici: “Hanno condotto il dibattito consiliare con argomentazioni giuste, ma solo dopo averle disinnescate in partenza con la premessa che la suddetta maggioranza non era in alcun modo in discussione”.

“Merola aveva annunciato – scrivono i Wu Ming – già prima del voto che nulla sarebbe cambiato, a prescindere dal risultato. Dunque tutto come da copione”. Un esito scontato, dunque, che dipende “da forze che portano avanti una politica di piccolissimo cabotaggio, di gestione minima dell’esistente, di attenzione a non urtare alcun equilibrio di potere, nella speranza che le persone si abituino un po’ alla volta alla cessione di sovranità, alla perdita di democrazia, che elaborino il lutto, e passino oltre stringendo ancora di un buco la cinghia”.