Transennati e inagibili i vespasiani installati in via del Guasto e largo Respighi. Deserto il bando per la toilette in piazza Verdi. La pipì in zona universitaria rimane un problema.
Da anni e anni saltano fuori ciclicamente polemiche sull’odore di pipì in piazza Verdi e dintorni. La soluzione sarebbe di una banalità sconcertante: i bagni pubblici. Ma a quanto pare per l’Amministrazione è un traguardo tutt’altro che scontato.
A oggi infatti, i servizi igienici installati dal Comune in via del Guasto rimangono transennati e inaccessibili. I pubblici orinatoi in questione sono due: quello femminile installato nella traversina di largo Respighi, e il vespasiano per gli uomini costruito in via del Guasto adiacente ai muri del teatro Comunale. Apparentemente pronti all’uso, i bagni non possono però essere usati dagli avventori della piazza rimanendo ingabbiati dietro alle sbarre d’acciaio.
Poveri orinatoi. Mentre loro stanno li a marcire aspettando di poter accogliere le deiezioni dei giovani studenti, le polemiche si scatenano.
Contrari ai wc all’aperto senza se e senza ma si erano schierati i sostenitori del Comitato piazza Verdi. Paladini della legalità in via Zamboni, per voce del presidente dell’associazione hanno definito i bagni in strada “un modo per istituzionalizzare il degrado di via del Guasto, che oltre ad essere una zona di spaccio di droga è già, di fatto, un orinatoio pubblico per soggetti come punkabbestia e drogati”.
Niente pipì in via del Guasto dunque. Ma nemmeno in piazza. Il bando per la gestione dei bagni pubblici sotto ai portici di piazza Verdi è andato deserto.
Un mese fa, il comune aveva pubblicato un avviso per la gestione di due wc al chiuso, collocati nel garage di piazza Verdi 3 (angolo via di Bibiena) nello stesso posto che un tempo veniva usato dalla polizia municipale per presidiare il quartiere. L’idea dell’amministrazione era quella di assegnare lo spazio commerciale ad un gestore privato o ad un’associazione, purché fossero intenzionati ad aprivi un negozio e tenere aperti i bagni fino a tarda notte gratuitamente. Unica clausola: il divieto di vendita di alimenti o alcolici. Purtroppo però la gara si è chiusa senza partecipanti, e la saracinesca sotto i portici rimane ancora chiusa. Degrado.