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“Quando suona la campanella”, nuovo spazio di riflessione sulla scuola

Comincia le pubblicazioni una rivista on line legata alle sedi Cesp e Cobas di Bologna e al Cds70. I docenti delle scuole Carducci e Fortuzzi, intanto, congelano incarichi e commissioni per protestare contro la riforma.

08 Settembre 2015 - 11:30

Nasce la rivista “Quando suona la campanella”, un nuovo spazio on-line sulla scuola

(foto repertorio zic)Cosa c’entrano con la scuola le chiocciole? Perché insegnare partendo dalle scarpe? Ci si può comprendere senza parlare?

Quando suona la campanella” nasce come spazio di riflessione e confronto sulla scuola. Pensiamo che sia importante aprire finestre: sulla didattica reale e sulle relazioni che crescono o degradano nella quotidianità scolastica; ma anche sui tanti modi di stare a scuola di ragazze e ragazzi, bambine e bambini, insegnanti, genitori; sugli slanci, sulle fatiche, sui fallimenti e sui successi.

Riteniamo anche che l’insegnamento e le relazioni che prendono corpo in classe non siano riducibili a profili tecnici ma alludano o sottintendano diverse visioni del mondo. Sono questi perciò i punti fermi da cui abbiamo deciso di partire, inaugurando un’esperienza che auspichiamo lunga e partecipata.

Ci piacerebbe che una compenetrazione tra eredità ed utopia fosse il filo rosso di questa nuova scommessa di scrittura sulla scuola.

> Nella prima uscita sono on-line tre articoli:

Anche le chiocciole ogni tanto escono dal guscio [pdf], di Enrico Roversi

Insegnare partendo dalle scarpe [pdf], di Silvia Di Fresco

Si scarichi i voti di sua figlia [pdf], di Gianluca Gabrielli

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Venerdì 3 settembre l’interclasse degli insegnanti delle Scuole Primarie Carducci e Fortuzzi ( IC 20 Bologna) hanno votato e deciso di non avviare , per il momento, alcuna discussione relativa all’attribuzione di incarichi, individuazione delle figure strumentali, partecipazione a Commissioni.

Questo è un primo segnale che i docenti inviano al Miur e al Governo: gli Insegnanti contestano questa riforma, le Scuole non sono pacificate, non accettano supinamente lo scempio della Scuola Pubblica e invitano le altre scuole a fare altrettanto nei prossimi giorni.

Insegnanti delle scuole Carducci e Fortuzzi