Comincia le pubblicazioni una rivista on line legata alle sedi Cesp e Cobas di Bologna e al Cds70. I docenti delle scuole Carducci e Fortuzzi, intanto, congelano incarichi e commissioni per protestare contro la riforma.
Nasce la rivista “Quando suona la campanella”, un nuovo spazio on-line sulla scuola
Cosa c’entrano con la scuola le chiocciole? Perché insegnare partendo dalle scarpe? Ci si può comprendere senza parlare?
“Quando suona la campanella” nasce come spazio di riflessione e confronto sulla scuola. Pensiamo che sia importante aprire finestre: sulla didattica reale e sulle relazioni che crescono o degradano nella quotidianità scolastica; ma anche sui tanti modi di stare a scuola di ragazze e ragazzi, bambine e bambini, insegnanti, genitori; sugli slanci, sulle fatiche, sui fallimenti e sui successi.
Riteniamo anche che l’insegnamento e le relazioni che prendono corpo in classe non siano riducibili a profili tecnici ma alludano o sottintendano diverse visioni del mondo. Sono questi perciò i punti fermi da cui abbiamo deciso di partire, inaugurando un’esperienza che auspichiamo lunga e partecipata.
Ci piacerebbe che una compenetrazione tra eredità ed utopia fosse il filo rosso di questa nuova scommessa di scrittura sulla scuola.
> Nella prima uscita sono on-line tre articoli:
Anche le chiocciole ogni tanto escono dal guscio [pdf], di Enrico Roversi
Insegnare partendo dalle scarpe [pdf], di Silvia Di Fresco
Si scarichi i voti di sua figlia [pdf], di Gianluca Gabrielli
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Venerdì 3 settembre l’interclasse degli insegnanti delle Scuole Primarie Carducci e Fortuzzi ( IC 20 Bologna) hanno votato e deciso di non avviare , per il momento, alcuna discussione relativa all’attribuzione di incarichi, individuazione delle figure strumentali, partecipazione a Commissioni.
Questo è un primo segnale che i docenti inviano al Miur e al Governo: gli Insegnanti contestano questa riforma, le Scuole non sono pacificate, non accettano supinamente lo scempio della Scuola Pubblica e invitano le altre scuole a fare altrettanto nei prossimi giorni.
Insegnanti delle scuole Carducci e Fortuzzi