Usb chiede a Palazzo d’Accursio di imporre agli esercizi commerciali di non aprire. Intanto iniziano i preparativi per una manifestazione alternativa a quella dei “sindacati complici”, nel solco delle mobiltazioni no-austerity degli ultimi mesi.
Il sindaco imponga la chiusura dei negozi il primo maggio o sarà lotta. A metterlo in chiaro, negli scorsi giorni, il sindacato Usb, che ha già notizia di diversi esercizi commerciali che intendono aprire il giorno della festa dei lavoratori.
“Non diventi una giornata di shopping, come è già accaduto in passato”, dice Usb: “Annunciamo sin da ora un primo maggio di lotta contro le aperture dei negozi”.
In ogni caso, anche quest’anno la stessa Usb annuncia l’appuntamento di piazza alternativo a quello dei “sindacati complici”, contro “le politiche imposte dalla Unione Europea,dalla Bce e dal Fmi”. Si legge in una nuova nota diffusa oggi: “Anche nel nostro paese, in contrapposizione alle politiche dei governi, succedutesi in questi anni, centinaia di migliaia di lavoratrici, di lavoratori, disoccupati e studenti si sono mobilitati rivendicando lavoro, reddito, casa, diritti sociali e il diritto ad una vita dignitosa”.
Il primo maggio l’obiettivo del sindacato è dunque “dare continuità a queste manifestazioni di cui siamo stati tra i protagonisti insieme a tanti altri soggetti sociali e politici del nostro territorio. A loro ci appelliamo affinchè la scadenza del primo maggio non sia intrisa di retorica e lasciata nelle mani della complicità sindacale e come è avvenuta nel 2013 anche in quelle dei padroni“. Una riunione organizzativa è indetta per giovedì 10 alle ore 18 alla sede Usb di via dei Mille 12.