Culture

Prati di Caprara, i cittadini in Comune: ma la Giunta chiude [audio+foto]

Ieri presidio con fiori e piante in piazza Maggiore. La mobilitazione incassa il sostegno degli Assalti Frontali. Intanto il Comune tenta di difendere il progetto diffondendo una lettera persino nelle scuole.

29 Maggio 2018 - 11:45

Cinquemila firme  alla petizione del comitato Rigenerazione no speculazione non hanno smosso Palazzo d’Accursio dalle sue decisioni rispetto al verde dei Prati di Caprara. Ieri, durante l’annunciato presidio (con fiori e piante) in piazza Maggiore, l’assessora Valentina Orioli ha ricevuto una delegazione di cittadini, respingendo sia la richiesta di aprire un’istruttoria pubblica sia quella di una revisione del piano operativo comunale (poc) sull’area. Ha comunque ribadito che non ci saranno disboscamenti ulteriori oltre a quelli necessari alla costruzione del previsto edificio scolastico.

“Cambiare la previsione urbanistica della città prima che sia troppo tardi”, è stata la parola d’ordine del sit-in sotto le finestre del Consiglio. I manifestanti chiedevano anche la convocazione di “un’udienza conoscitiva della commissione Territorio e ambiente, congiuntamente alla Sanità e Politiche sociali, in relazione alla salute pubblica”. Udienza conoscitiva efficace solo se “seguita da un sopralluogo della zona in oggetto”, poichè “siamo sicuri che il Comune non ci sia mai stato fisicamente”. Il Consiglio l’ha effettivamente calendarizzata, ma solo per il 27 giugno.

Il Comitato insiste per “una maggiore trasparenza” e un “sussulto di responsabilità, che manca da più di un anno” visto che gli intenti del Comune sembrano essere “forse solo quelli di accettare i progetti delle multinazionali, escludendo del tutto il valore dei cittadini e della città. Si vuole trasformarne Bologna in un grande supermercato a cielo aperto?”. In cantiere, per il mese di giugno, ci sono intanto una serie di iniziative per costruire “l’estate bolognese ai Prati” e dimostrare che la zona è già fruibile e non necessita di eccessivi stravolgimenti.

> L’audio raccolto in piazza dal nostro inviato:

 

> Altre foto della manifestazione (l’articolo prosegue sotto):

Manifestazione per i Prati di Caprara

La mobilitazione ha anche incassato il sostegno degli Assalti Frontali. “A Bologna ai Prati di Caprara è in corso una battaglia per salvare il bosco di 40 ettari nato in modo spontaneo dove prima della guerra mondiale sorgeva un’aeroporto militare. Il bosco è di tutti! E’ patrimonio pubblico!”, hanno scritto gli Assalti su Facebook: “Questa battaglia ricorda da vicino quella del Lago Exsnia, abbiamo unito la prima strofa del video ‘Il lago che combatte’ alle immagini del ‘bosco che combatte’ augurando ai Prati di Caprara la vittoria di cui la città di Bologna ha bisogno. Dietro questi conflitti c’è una visione di città che è il nostro vivere quotidiano”.

Inoltre, nei giorni scorsi ha fatto discutere una lettera inviata dal Comune ai residenti della zona per difendere il progetto: il messaggio infatti è stato distribuito anche in alcune scuole.  “Vi sembra normale che la lettera firmata Merola e Orioli venga distribuita dai bidelli nelle classi?”, ha fatto notare il comitato. Per Orioli sì, è tutto normale: si è trattato di una lettera “istituzionale”, diffusa con il “chiaro intendimento di informare più famiglie possibili su quello che sta facendo l’amministrazione”, ha dichiarato: “Le posizioni legittimamente contrarie da parte di un gruppo di cittadini sono certa non possono essere motivo di ostacolo all’attività informativa istituzionale di un’amministrazione comunale”. Mettendo in mezzo anche i bambini.