Nuova ordinanza del Comune, in vigore da oggi fino al 30 ottobre. Il divieto riguarda anche qualsiasi bevanda in vetro o lattina. Si rischiano sanzioni fino a 500 euro.
Ennesima ordinanza “anti-movida” da parte del Comune di Bologna e stavolta si segnala un notevole salto di qualità: lo stop, in questo caso per l’area di piazza San Francesco, scatta addirittura a partire dalle 17 e dunque dal pomeriggio. Il divieto riguarda: il consumo di bevande in contenitori di vetro e lattine e bevande alcoliche in qualsiasi contenitore; l’abbandono di contenitori vuoti, lattine, bottiglie di vetro e rifiuti vari; la possibilità di suonare “qualsiasi strumento musicale” e di “utilizzare apparecchi destinati esclusivamente alla riproduzione e diffusione musicale e sonora”. L’ordinanza è in vigore da oggi fino al 30 ottobre nella fascia oraria che va dalle 17 alle 6 del giorno successivo per l’area di piazza San Francesco (compresa la parte fino a Piazza Malpighi e fino a via del Pratello), via del Borghetto e via de’ Marchi.
La violazione del divieto di consumare bevande in contenitori di vetro e lattine e bevande alcoliche in qualsiasi contenitore e l’abbandono di rifiuti comportano una sanzione amministrativa da 100 a 500 euro (200 euro in misura ridotta) ed è disposto il sequestro amministrativo: “Prima della contestazione della violazione, il trasgressore viene diffidato a sanarla interrompendo il comportamento che l’ha determinata. Se ciò non accade immediatamente, scatta la sanzione”, spiega il Comune. La violazione invece del divieto di suonare strumenti musicali o utilizzare apparecchi destinati esclusivamente alla riproduzione e diffusione sonora comporta la sanzione amministrativa da 300 a 500 euro (400 euro in misura ridotta). Si applica inoltre la sanzione amministrativa accessoria della confisca degli strumenti di produzione o diffusione di musica o altri suoni.
Un’ulteriore ordinanza potrebbe arrivare in via Boldrini. A chiederla è il presidente del quartiere Porto-Saragozza, Lorenzo Cipriani: “Si potrebbe pensare a un’ordinanza per proibire, dopo una certa ora, la vendita di alcolici nei negozi di vicinato, come è stato fatto in Bolognina”.