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Piazza Lucio Dalla, inaugurazione con protesta: “Gli sgomberi in Bolognina sono ferite aperte”

Manifestazione rumorosa e corteo di quartiere: “Continueremo a lottare, a creare conflitto, mettendoci i nostri corpi, cuori, teste perché non vogliamo vivere nel modo che ci volete imporre”.

09 Luglio 2022 - 15:40

“Forse il sindaco pensa di ‘mettersi alle spalle’ i conflitti irrisolti della Bolognina aprendo una piazza coperta e riempendola di concerti, ma per tante in città lo sgombero di Xm e della repressione di tante altre realtà autogestite del quartiere restano ferite aperte e vuoti che vogliamo colmare”.

Questa la considerazione che ha spinto un gruppo di attiviste e attivisti a protestare con striscioni, megafoni e musica, questa mattina, a pochi metri dalla tettoia Nervi dove, alla presenza del sindaco Matteo Lepore e del cantante Gianni Morandi, si è tenuta, protetta da un cordone delle forze di polizia, l’inaugurazione della nuova piazza Lucio Dalla, dove da questa sera si avvia un calendario di iniziative culturali.

I/le manifestanti si sono trovate/i in via Fioravanti per poi muoversi in un corteo per le strade del quartiere, fino a via Albani. La nuova piazza è “uno dei tanti luoghi che fa e farà parte del piano di ricostituzione della nuova Bologna ‘città del futuro'”, si legge poi nel comunicato diffuso in rete, in risposta alle parole di Lepore secondo cui “cambierà il destino della Bolognina”, da “luogo finora conosciuto come cantiere e teatro di conflitti irrisolti che oggi cambia pelle” a “non più solo luogo di scontri, ma di cose positive”.

“Continueremo a lottare – promettono i manifestanti –  a creare conflitto, mettendoci i nostri corpi, cuori, teste perché non vogliamo vivere nel modo che ci volete imporre”.