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Per il bilancio partecipativo “tempi giurassici”: protesta al Baraccano

Nel 2018 vinse un progetto pensato per “trasformare l’area Bolognetti in uno spazio più verde, più sicuro per i bambini delle scuole, più attraversabile”, spiega Làbas: quattro anni dopo “tutto tace nonostante innumerevoli sollecitazioni e richieste formali di intervento”.

15 Dicembre 2022 - 11:09

Il tanto decantato bilancio partecipativo del Comune? Presenta “tempi giurassici” per l’effettiva realizzazione dei progetti votati dalle/i cittadine/i. E’ il senso della protesta messa in campo ieri da un gruppo di attiviste/i di Làbas e un paio di ‘tirannosauri’ al Baraccano, nel corso di un incontro dedicato proprio al Bilancio partecipativo. Tramite questo strumento, nel 2018 “vincemmo la possibilità di trasformare l’area Bolognetti in uno spazio più verde, più sicuro per i bambini delle scuole, più attraversabile per le centinaia e centinaia di persone che ogni giorno lo attraversano”, spiega Làbas su Facebook: “Interventi da più di 100.000 euro che dovevano essere realizzati -parole inconfutabili e su calce nei siti che ne promuovevano la partecipazione- entro lo stesso anno: questa era la ‘forza’ di quello strumento, ovvero dare la possibilità di scegliere come spendere una parte di bilancio comunale e dargli immediata concretizzazione. Sono passati quattro anni e ad oggi tutto tace”.

Tace, continua Làbas, “dopo innumerevoli sollecitazioni, tace dopo richieste formali di intervento, tace dopo che una comunità intera ha fatto sì che il progetto ‘Quadrilatero Verde’ vincesse. Ricordiamo bene l’impegno che mettemmo insieme a scuola IC16, alle amiche di Arena Orfeonica e Ateliersì, alle tante persone che fanno i progetti in Vicolo Bolognetti, per rendere una dinamica che poteva suggerire competizione qualcosa di invece cooperativo, complice tra le parti. Non accettiamo l’idea che di tutto quello sforzo si faccia polvere, che a Bologna sian sufficenti belle parole non seguite da azioni, che passi il messaggio che ‘tanto non cambia mai nulla’. L’azione di oggi (ieri, ndr) di fronte al Baraccano, quella in cui si inaugura la terza scintillante edizione del bilancio partecipativo per il quartiere Santo Stefano, serve per questo: per trasformare la rassegnazione che forse qualcuno vorrebbe in rabbia costruttiva, capace di trasformare concretamente le cose, e dire a tutti quelli che sono nella nostra condizione che è possibile e necessario cambiare le cose. Non ci fermeremo fino a quando non vedremo realizzato ciò che ci spetta. Forza Bologna, cambiare è possibile!”.