Ieri realtà antifasciste riunite al Pratello per organizzare una nuova manifestazione nell’anniversario della Liberazione. In cantiere un calendario di iniziative che guarda fino al 2 agosto.
Dall’assemblea pubblica di ieri sera, partecipata da numerose e diverse realtà antifasciste bolognesi, arriva la chiamata per il corteo del 25 aprile che, come l’anno scorso, attraverserà la città da Piazza dell’Unità al Pratello dando voce a tutte le realtà che giorno dopo giorno lottano a Bologna.
Si tornerà nelle strade per ribadire che il 25 aprile purtroppo non è una ricorrenza. In Italia, infatti, come nel resto del mondo, le presenze fasciste sono ancora forti e radicate e la Liberazione non è quindi solo un evento storico da ricordare, ma un processo per cui è necessario continuare a combattere.
Il corteo che partirà alle 10 da Piazza dell’Unità per finire sul palco del Pratello R’Esiste, in piazza San Rocco, attraverserà le vie cittadine con una tappa obbligata in Stazione in memoria non solo dell’attentato fascista del 2 agosto, ma anche in quanto luogo simbolico delle lotte NoBorders che negli ultimi tempi vedono protagonisti i migranti.
La manifestazione darà risalto alle varie soggettività e caratterizzazioni dei collettivi, dei gruppi e degli spazi che vivono nella città perché l’antifascismo è antisessismo, anticapitalismo, antirazzismo e molto altro. Il corteo sarà per questo diviso in spezzoni tematici che andranno da quello femminista a quello NoBorders fino allo spezzone delle palestre popolari.
La giornata del 25 aprile non è né un punto di partenza né sicuramente uno di arrivo, ma si inserisce in un calendario di eventi tra i quali un nuovo appuntamento di ‘Resistenze in Cirenaica‘ il 21 aprile, anniversario della Liberazione di Bologna, e una giornata del 24 aprile ricca di iniziative organizzate in piazza dell’Unità e a Porta Santo Stefano. Nuove iniziative sono poi in cantiere per i prossimi mesi, guardando fino al corteo del 2 agosto, anniversario della strage della stazione.
Così un attivista del Nodo sociale antifascista ai microfoni di Zeroincondotta: “Un corteo unitario, un corteo che sia più plurale possibile e che riesca a mettere in campo le lotte che oggi si manifestano in città. Le lotte per il lavoro, per i diritti, per la casa, antirazziste, per lo sport popolare, contro il sessismo”.
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