Nel processo sull’appalto per la monorotaia l’accusa vuole 16 mesi per l’ex sindaco e 18 per gli ex presidenti del Ccc e dell’Atc. Il comitato che si batte contro l’opera: “Attendiamo giustizia”.
La Procura di Bologna ha chiesto di condannare a un anno e quattro mesi (con
sospensione condizionale della pena) l’ex sindaco di Flavio Delbono e l’ex assessore comunale Villiam Rossi, accusati di abuso d’ufficio nel processo sull’appalto del People mover. Il bando di gara, secondo la ricostruzione dell’accusa, sarebbe stato cucito addosso al Ccc (Consorzio cooperative costruzioni) anche grazie a un accordo occulto tra lo stesso Ccc e l’azienda di trasporto pubblico Atc (oggi Tper). Il pm ha chiesto anche la condanna a un anno e sei mesi, oltre ad una multa di 800 euro a testa, per Piero Collina (ex presidente del Ccc) e per Francesco Sutti (ex presidente di Atc), imputati di turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Per una dirigente comunale è arrivata una richiesta di un anno, sempre per abuso d’ufficio, mentre per altri due funzionari è stata chiesta l’assoluzione.
Il comitato No People mover, parte civile nel processo, commenta così: “Attendiamo giustizia. Siamo coscienti che la malapolitica e la corruzione di cui abbonda l’italia si combattono con la mobilitazione civica e politica e il comportamento individuale e il voto, ma anche una aula di tribunale può fare la sua parte”.