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Partono i lavori in Montagnola: “Così la partecipazione diventa solo una vuota parola”

Il comitato FreeMontagnola contro il progetto voluto dal Comune: “I cittadini e le cittadine desiderosi di fare, di partecipare, di amare un bene comune, sono scavalcati, presi in giro, ridicolizzati”.

08 Novembre 2022 - 11:14

Ieri il Comune di Bologna “ha dato avvio ai lavori del cantiere in Montagnola, fermo da sette mesi (7 mesi). Un’area enorme di parco interdetta inutilmente per tutta la primavera e l’estate. Sabato, ancora una volta indirettamente, abbiamo scoperto che i lavori sarebbero iniziati e ancora una volta nessuno è stato avvertito, dopo l’incontro del 30 giugno. Abbiamo anche scoperto che – insieme ad un edificio da due milioni di euro che mangia suolo – verranno abbattuti i due bellissimi ginko biloba che si vedono appena si entra al parco, la macchia di giallo nel grigio dell’autunno”. Così in un post il comitato FreeMontagnola, che aggiunge: “Era sempre stato detto che non si sarebbero abbattuti alberi, ma era altrettanto evidente che non fosse possibile, data la grandezza dell’edificio che si vuole costruire senza alcuna co-progettazione, una parola sempre più svuotata di contenuti, come la partecipazione”.

L’architetto Mario Cucinella, che firma il progetto della nuova Montagnola, “ci chiama ‘umarell’. È molto simpatica la figura dell’umarell, nata a Bologna dalla mente di Danilo Masotti, ma vorremmo ricordare all’architetto che a Bologna non ci sono solo gli umarell, ma anche persone di altro tipo, che non si oppongono al nuovo, ma che semplicemente ragionano guardando al futuro e anche con un pochettino di esperienza: sì, perché abbiamo studiato un po’ anche noi”, continua il comitato: “Noi, che quel posto lo frequentiamo ogni giorno e che abbiamo fatto di tutto per proteggerlo, salvarlo e amarlo”. Quella di ieri così è stata “una giornata triste, per noi. Una giornata in cui si è persa l’occasione di andare avanti insieme, dove i cittadini e le cittadine desiderosi di fare, di partecipare, di amare un bene comune, sono scavalcati, presi in giro, ridicolizzati”, è poi il passaggio di un ulteriore comunicato rivolto al sindaco Matteo Lepore e condiviso dal comitato.