Il comitato FreeMontagnola contro il progetto voluto dal Comune: “I cittadini e le cittadine desiderosi di fare, di partecipare, di amare un bene comune, sono scavalcati, presi in giro, ridicolizzati”.
Ieri il Comune di Bologna “ha dato avvio ai lavori del cantiere in Montagnola, fermo da sette mesi (7 mesi). Un’area enorme di parco interdetta inutilmente per tutta la primavera e l’estate. Sabato, ancora una volta indirettamente, abbiamo scoperto che i lavori sarebbero iniziati e ancora una volta nessuno è stato avvertito, dopo l’incontro del 30 giugno. Abbiamo anche scoperto che – insieme ad un edificio da due milioni di euro che mangia suolo – verranno abbattuti i due bellissimi ginko biloba che si vedono appena si entra al parco, la macchia di giallo nel grigio dell’autunno”. Così in un post il comitato FreeMontagnola, che aggiunge: “Era sempre stato detto che non si sarebbero abbattuti alberi, ma era altrettanto evidente che non fosse possibile, data la grandezza dell’edificio che si vuole costruire senza alcuna co-progettazione, una parola sempre più svuotata di contenuti, come la partecipazione”.
L’architetto Mario Cucinella, che firma il progetto della nuova Montagnola, “ci chiama ‘umarell’. È molto simpatica la figura dell’umarell, nata a Bologna dalla mente di Danilo Masotti, ma vorremmo ricordare all’architetto che a Bologna non ci sono solo gli umarell, ma anche persone di altro tipo, che non si oppongono al nuovo, ma che semplicemente ragionano guardando al futuro e anche con un pochettino di esperienza: sì, perché abbiamo studiato un po’ anche noi”, continua il comitato: “Noi, che quel posto lo frequentiamo ogni giorno e che abbiamo fatto di tutto per proteggerlo, salvarlo e amarlo”. Quella di ieri così è stata “una giornata triste, per noi. Una giornata in cui si è persa l’occasione di andare avanti insieme, dove i cittadini e le cittadine desiderosi di fare, di partecipare, di amare un bene comune, sono scavalcati, presi in giro, ridicolizzati”, è poi il passaggio di un ulteriore comunicato rivolto al sindaco Matteo Lepore e condiviso dal comitato.