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Parma / In stazione sala d’attesa al buio: così niente homeless

Il locale è senza corrente da un paio di settimane: un modo, a quanto pare, per disincentivare la presenza dei senza tetto. A Reggio Emilia, intanto, chiuso il dormitorio invernale Villa Rossi: 150 in strada.

12 Aprile 2013 - 18:46

Tra le 15 e le 20 persone senza dimora, ogni notte, trovano riparo nella sala d’attesa della stazione di Parma (ma solo per poche ore, perchè dalle due alle cinque questo spazio chiude non essendoci treni in transito). Da due settimane, però, la sala d’attesa è senza corrente. A quanto pare non si tratta di un semplice guasto, perchè la cosa è stata subito segnalata ma senza risultato. La situazione sta creando disagi sia ai viaggiatori che ai senza tetto ma, secondo un’associazione che opera in strada per distribuire generi di prima necessità agli homeless, proprio questi ultimi sono la “motivazione” di tutto: la corrente, infatti, sarebbe stata tolta proprio per disincentivare la loro presenza nella sala d’attesa. Secondo la stessa associazione, sono circa 250/300 le persone senzatetto a Parma. Il 60/70% dorme effettivamente fuori, mentre altre si arrangiano in dimore di fortuna o case abbandonate. I dormitori accolgono 64 persone durante l’anno, a cui si aggiungono 24 posti in inverno per l’emergenza freddo.

Passando a Reggio Emilia, risale a qualche giorno fa la chiusura di Villa Rossi, il dormitorio invernale che da dicembre a marzo ha messo a disposizione 25 posti letto e accolto 60 persone. L’associazione “Partecipazione” aveva raccolto 916 firme e realizzato un presidio, una mostra fotografica e un cortometraggio. Non c’è stato niente da fare: Villa Rossi ha chiuso dopo una settimana di proroga rispetto al termine iniziale del 31 marzo, mentre si chiedeva uno slittamento della chiusura di almeno un mese. Complessivamente, calcola l’associazione, sono piu’ di 150 le persone che in citta’ sono rimaste senza un tetto con la fine dell’emergenza freddo.