La denuncia dell’associazione Il Grinta: “Com’è possibile che dopo un anno i lavori procedano (se e quando procedono) a rilento, senza informazioni certe e senza preoccuparsi delle difficoltà create in questo anno a tuttə lə partecipanti ai corsi, alle famiglie, ai/alle minori che la palestra la vivono e riconoscono come spazio di socialità nel quartiere?”.
L’associazione sportiva dilettantistica “Il Grinta” ha ricordato in questi giorni con un post sui social network “una ricorrenza che purtroppo non porta con sé nulla di cui festeggiare. Era infatti il 18 marzo 2021 quando all’interno della Palestra Popolare Gino Milli venne installato un ponteggio in acciaio privo di protezioni che da ormai un anno occupa una parte significativa della palestra, impedendone di fatto l’utilizzo completo. Impalcatura che, a quanto ci fu detto, sarebbe dovuta rimanere solo pochi mesi e che invece troneggia ancora integra e ingombrante, in tutta la sua arrugginita magnificenza”. La palestra, come i caseggiati circostanti, è di proprietà di Acer, l’Azienda case dell’Emilia-Romagna.
“Non c’è quindi nulla da festeggiare – prosegue l’associazione – di sicuro non hanno niente da festeggiare l’asd Il Grinta e tutte le soggettività che quotidianamente attraversano la Palestra Popolare per praticare sport a prezzi accessibili, in maniera collettiva e non competitiva e rifiutando con forza qualsiasi tipo di discriminazione, contro il razzismo, il sessismo e ogni atteggiamento ascrivibile al fascismo. Ci chiediamo, però, come sia possibile che a distanza di un anno i lavori procedano (se e quando procedono) a rilento, senza informazioni certe e senza preoccuparsi delle difficoltà che in questo anno sono state create a tuttə lə partecipanti ai corsi, alle famiglie, ai/alle minori che la palestra la vivono e riconoscono come spazio di socialità all’interno del quartiere”.
Si legge poi: “Abbiamo sentito più volte, nel corso degli ultimi anni, l’urgenza istituzionale di ‘riqualificare’ il comparto Gandusio, del coinvolgimento di associazioni e cittadinə nella sua gestione, della costruzione di reti di quartiere partecipate. Eppure, quando ingenti somme sono state stanziate per la ristrutturazione abitativa di via Gandusio, la Palestra ne è stata tenuta fuori, come se di fatto non facesse parte del comparto, continuando soltanto a subire gli effetti dei lavori senza in nessun modo poterne beneficiare. Sia chiaro: non portiamo avanti le attività per sostituire il Comune e il welfare che dovrebbe garantire, né aspettandoci un sostegno da parte delle Istituzioni. Continuiamo e continueremo a portare avanti le nostre attività perché crediamo nel valore del continuare ad essere un presidio sociale in questo quartiere, promuovendo un’idea di sport e di società in cui le persone, l’ambiente, i diritti vengono prima del profitto. Resta in ogni caso difficile non arrivare alla conclusione che la partecipazione, l’attivismo, le reti collettive e i presidi territoriali dal basso siano spesso invocati dalle Istituzioni come frasi fatte, formule magiche di cui è facile appropriarsi senza che diventino realmente un impegno o una priorità su cui investire”.
“Dagli ultimi incontri svolti ci è stato garantito che entro la fine del mese di maggio verrà tolto il ponteggio interno alla palestra – spiega Il Grinta in conclusione – oltre a questo, è stato preso l’impegno di effettuare dei lavori di miglioramento per la Palestra stessa: l’impermeabilizzazione del tetto, i lavori alle fognature, l’aggiustamento delle perdite, la sistemazione delle finestre e degli infissi, l’intonacatura e la manutenzione sul cemento armato. Pochi giorni dopo la data promessa inizieranno all’interno della Palestra i Centri estivi rivolti a bambinə della via e del quartiere, un’esperienza per noi molto importante, giunta ormai al suo quarto anno di attività. Crediamo possa essere un momento per verificare se, almeno questa volta, le priorità verranno modificate e le promesse mantenute. Le impalcature compiono un anno, Le altissime barriere di lamiera che circondano il Circolo Guernelli e la Palestra Gino Milli ne compiono ben di più. E quindi buon compleanno impalcature, magari avessimo davvero qualcosa da festeggiare insieme”.