Mujeres Libres: "Non possiamo permettere che venga proiettato nel silenzio. Abbiamo risposto con le nostre rivendicazioni, con le testimonianze delle nostre esperienze di ivg e riappropriazione dei nostri corpi". Martedì 28 corteo per il diritto alla scelta.
Docufilm antiabortista in cartellone, scatta mail bombing contro due cinema
Lo promuovono le Mujeres Libres, annunciando inoltre "un calendario di mobilitazioni e iniziative" sull'interruzione di gravidanza, perché "la questione dell'autodeterminazione e della libertà di scelta sul diventare madre non è affatto risolta".
L’1 luglio transnazionale e transfemminista: “Non abbassiamo la testa!”
Manifestazione promossa da Non Una Di Meno, con partenza da piazza dell'Unità e corteo verso il centro, "per denunciare la violenza strutturale maschile e di genere contro le donne, che solo in Italia ha fatto più di 48 vittime dall'inizio dell'anno".
Le transfemministe precedono i ‘pro-life’, respinta la preghiera antiabortista
Mujeres Libres: "Degli antiscelta non ne possiamo più, non vogliamo vederli fuori dagli ospedali e soprattutto dentro: al Sant’Orsola obiettori 7 medici su 10, siamo stufə e arrabbiatissimə!". Non una di meno replica a Adinolfi, Pillon e Meloni sulla performance antiomolesbobitransofobica di sabato. Domani corteo nel giorno dell'uscita della Turchia dalla convenzione di Istanbul.
Verso il Rivolta Pride: pedate fucsia sui volti del Papa e dei leader della destra
Performance questa mattina al Nettuno: "Invaderemo lo spazio pubblico con i nostri corpi, la nostra rabbia e la nostra gioia contro i continui attacchi misogini e omolesbobitransfobici. Tali attacchi hanno una dimensione transnazionale: l'uscita dalla convenzione di Istanbul voluta da Erdogan ha come base la stessa retorica degli attacchi alla legge Zan in Italia".
Dal 26 giugno “una settimana transfemminista”
"Ci vogliamo vivə, ci vogliamo liberə e autodeterminatə e vogliamo gridarlo tuttə insieme": tra gli appuntamenti promossi da un'ampia rete di collettivi e associazioni il "primo luglio transnazionale contro il contrattacco patriarcale" e, sabato 3, "un Pride di rivolta".
La slut walk transfemminista urla: “Mai più aggressioni senza risposta!”
"Siamo stanchə e siamo arrabbiatə ma siamo lucidə e consapevoli", è il messaggio lanciato dalla manifestazione che si è svolta ieri, con concentramento a porta Galliera, dopo il pestaggio di Palermo: "Manca un vero contrasto a questa violenza sistemica che non possiamo accettare. Ci vogliamo vivə, se toccano unə toccano tuttə".
“Al fianco di Davide, alleatə e complicə!”
OpenDdb inteviene dopo le parole rivolte da un professore dell’Università di Messina ha rivolto a un ragazzo queer bisessuale, di 25, nato e cresciuto in Sicilia, ma che da diversi anni studia e vive a Bologna. La sua è una delle storie raccontate del documentario "I'm still here", di prossima uscita.
Realtà LGBTQIA+ e transfemministe queer in piazza: “Molto più di Zan!”
Manifestazione al Nettuno: "E' necessaria l'approvazione così com'è del Ddl, ostaggio delle forze conservatrici e reazionarie in Parlamento e nel Paese e contenente interventi utili per monitorare e raccogliere dati sulle discriminazioni e i crimini d'odio, ma non possiamo rinunciare a numerosi altri obiettivi per generare quel cambiamento sociale e culturale necessario alle nostre comunità".
“Libere di tornare a casa vive e sicure” [foto]
Ieri sera 'passeggiata transfemminista', il comunicato inviato a Zic: "Abbiamo deciso di continuare ad attraversare le strade, simbolicamente, anche dopo il coprifuoco", ma "il problema non è l’apertura dei bar o la possibilità di finire la cena con calma. Essere costrette ad attraversare da solə una città deserta aumenta i rischi e la paura".
Attenzione: campagna elettorale antiscelta Dad edition in azione!
Mujeres Libres sulle polemiche montate attorno all'ascolto in una scuola di una canzone di Bello Figo: "Viene assaltata, con la solita modalità sensazionalistica, una docente che compie scelte consapevoli, mirate a formare un pensiero critico nex alunnx. E poi si sa, una spintarella alla svalutazione della figura delle e dei docenti non fa mai male".
8 marzo: “Lo sciopero femminista non si arresta”
Striscioni e cartelli nei punti più visibili della città per la giornata di agitazione indetta da Non una di meno contro "violenza, razzismo e sfruttamento". Tanti messaggi affissi sui muri anche dai collettivi universitari. Sgb e Usb scioperano e tengono due diversi presidi, in Prefettura e davanti alla sede di Legacoop.