Pubblichiamo la registrazione dell'incontro organizzato ieri da Non Una Di Meno a Làbas con l'attivista già al fianco delle Ypj fino al 2018, in vista della manifestazione di domani. Ieri presidio itinerante di Rete Jin in ricordo di Sakine, Fidan e Leyla.
::: Notizie brevi :::
Inizio 2020 con sforamenti delle polveri sottili in tutte le province della regione | Acer critica il Governo per mancanza di fondi sull'Erp, Asia: "Battaglia di facciata" | Saperi Naviganti: "Da University4Rojava 2.000 euro per Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia" | Noi Restiamo su cancellazione murale e scritte in zona universitaria: "Decoro per soffocare il dissenso".
Via Zamboni, ennesima cancellazione del murale per il Rojava
I colpi di pennello nulla possono però contr.o la determinazione di chi sostiene la rivoluzione della Siria del Nord: un nuovo corteo è stato indetto da molte realtà cittadine per sabato 11 gennaio, con partenza alle 15 da piazza XX settembre.
“Un nuovo partigiano” in Cirenaica: intitolato giardino a Lorenzo Orsetti
Ieri sera il collettivo Resistenze in Cirenaica "ha reso omaggio al combattente internazionalista caduto il 18 marzo 2019 in Siria" laddove "si continua a combattere e morire e dopo l’invasione turca la situazione si è fatta ancora più grave". Questa sera a Vag61 nuova iniziativa a sostegno del Rojava.
“Ride4Rojava”, in bici per il popolo curdo [foto]
Ieri biciclettata da piazza Nettuno "per informare sulla situazione in Rojava e sui crimini di guerra compiuti in questi giorni dal governo di Erdogan". Poi cena benefit al Berneri. E venerdì altra iniziativa a Vag61 con gli aggiornamenti di Luigi D’Alife e la proiezione del documentario “Radio Kobani”.
“Erdogan assassino”, diventa corteo il presidio per il Rojava [foto+audio+video]
Nella serata di ieri in strada centinaia di solidali con la Rivoluzione della Siria del Nord. Riapparso un murales sui muri del 36 e sanzionata Eataly, che come altre aziende in Emilia-Romagna "ha scambi economici importanti con la Turchia". Nuova manifestazione domani alle 15 in piazza del Nettuno.
“Mobilitazione per il Rojava”, doppio appuntamento
Numerose realtà autogestite cittadine aderiscono all'appello internazionale contro l'attacco della Turchia alla regione autogovernata nella Siria settentrionale, iniziato ieri con bombardamenti, colpi di artiglieria pesante, tentativi finora respinti di sconfinamento: concentramenti oggi alle 17 in piazza Verdi e sabato alle 15 in piazza del Nettuno.
::: Notizie brevi :::
Nel pomeriggio presidio per il Rojava: "Stop rapporti Italia-Turchia" | Sciopero biglietterie Tper, Usb: "100% di adesione" | Anche quest'anno nessun divieto per i diesel euro 4 | Clima, ieri Friday for future in piazza verso il terzo sciopero globale.
“Rompiamo l’isolamento di Öcalan e del popolo curdo!” [audio]
Presidio in piazza Nettuno in solidarietà alle 7.000 persone che sono in sciopero della fame per protestare contro la detenzione inumana a cui è sottoposto Apo. I manifestanti hanno ricordato chi è caduto combattendo l'Isis (come Orsetti e Asperti) e distribuito l'inchiesta sulle imprese bolognesi che fanno affari in Turchia.
”Boicottiamo le imprese bolognesi che fanno affari con la Turchia!”
"Rompiamo l’isolamento di Abdullah Öcalan e del popolo curdo!", è l'appello raccolto da numerose realtà bolognesi, che domani alle 17 manifesteranno in piazza Nettuno. Realizzata e diffusa, per l'occasione, un'inchiesta sulle aziende che operano sul territorio bolognese e svolgono attività in Turchia: "La loro indifferenza è complicità".
Verona / ”Oltre 150.000” in piazza: ”La marea eccede ogni confine!” [audio+video+foto]
La città veneta travolta ieri dalla manifestazione transfemminista, che contestava il world congress of families. Non Una Di Meno: "Un corteo pieno di vita e desideri, contro coloro che vorrebbero negare le nostre esistenze libere rendendole terreno di conquista e propaganda".
Roma / ”Libertà per Öcalan!” [foto]
Almeno 1500 persone in corteo per chiedere la liberazione del fondatore del Pkk e di tutti i prigionieri politici, mentre si attendono le udienze sulla sorveglianza speciale a sei internazionalisti rientrati dalla Siria, dove è sotto assedio l'ultimo villaggio controllato da daesh.