Operaia precaria con figlio piccolo: sfratto rinviato

Ancora un tentativo di sfratto, ancora una resistenza e un rinvio!

Un mese di rinvio dello sfratto per Zainab operaia precaria, suo marito disoccupato, e il figlio piccolo a cui i servizi sociali non hanno saputo proporre alcuna soluzione. Quindi anche questa mattina (ieri, ndr) dall’alba fino alla tarda mattinata abbiamo presidiato l’ingresso della sua abitazione con un picchetto resistente che alla fine è riuscito a strappare il rinvio bloccando l’intervento di ufficiale giudiziario e polizia. Dopo il triplo picchetto di ieri (mercoledì, ndr) continuiamo a camminare sulla strada della resistenza agli sfratti portando nella periferia della città una possibilità di riscatto e dignità per quanti si trovano a vivere sulla propria pelle l’emergenza abitativa. Le giornate di resistenza e tenacia contro lo sgombero del nostro sportello hanno dato nuova forza e passione ai percorsi di autorganizzazione per il diritto all’abitare nella nostra città che ha saputo incontrarsi con tante istanze di autogestione, conflitto e alternativa che fanno vivere un territorio altrimenti abbandonato dalle istituzioni nelle mani della repressione e dei peggiori frutti dell’austerità quali solitudine, xenofobia, disperazione e intolleranza. Con questa spinta diamo appuntamento al prossimo picchetto antisfratto, alla prossima iniziativa di lotta o autogestione e soprattutto invitiamo tutti e tutte sabato 9 in piazza dell’Unità per costruire insieme una piazza accogliente per tutte le lotte e le istanze del conflitto sociale e dell’alternativa reale che si esprimono nella nostra città. A tra poco per aggiornamenti…