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#Occupyunibo contro Napolitano, annunciato concentramento in Piazza Verdi [video]

Lunedì 30 gennaio ore 10. Stanotte denunciati tre attivisti mentre scrivevano “Contestiamo Napolitano” su un muro di Strada Maggiore. E su yootube spunta un’ironica rivisitazione del messaggio di fine anno

23 Gennaio 2012 - 15:47

Tre attivisti di #occupyunibo sono stati sorpresi stanotte dagli agenti della Digos mentre scrivevano a spray “30/1 contestiamo Napolitano” in Strada Maggiore. Altre scritte simili sono apparse in nottata in Piazza Aldrovandi, e in zona universitaria molti manifesti danno appuntamento al concentramento in Piazza Verdi alle 10 di mattina del 30 novembre, da dove, evidentemente, si muoverà un corteo che tenterà di avvicinarsi alla cerimonia prevista nell’aula magna di Santa Lucia durante la quale verrà consegnata al capo dello Stato la laurea honoris causa dell’Alma Mater.
Su facebook l’appuntamento in Piazza Verdi è rilanciato anche dai collettivi Cua e Cas. Per martedì 24, invece, oltre alla già annunciata assemblea pubblica verso la giornata di mobilitazione, negli spazi della Facoltà di Lettere in via Zamboni 38 è prevista anche una “White night against Napolitano” con concerti dal vivo

> La nota diffusa oggi da #OccupyUnibo

Negli scorsi giorni si è molto parlato sui giornali in merito alle contestazioni annunciate nei confronti del Presidente della Repubblica. Alle voci che vorrebbero descriverlo come un campione della democrazia, come il salvatore di un paese sull’orlo della bancarotta economica e sociale, come Occupy Unibo rispondiamo semplicemente segnalando come in questi mesi di governo tecnico niente sia cambiato, se non nell’apparenza e nella comunicazione mediatica. Le politiche di austerity e di attacco ai diritti e al reddito (ICI ed aumento dell’Iva per dirne alcuni) certo non sono cambiate..cosi come non è cambiato l’atteggiamento nei confronti dell’università.

Le indiscrezioni che parlavano oggi della volontà del ministro dell’Istruzione Profumo (che sarà presente il 30) di togliere valore legale ai titoli di studio non sono che un altro segnale di continuità con le politiche già portate avanti della Gelmini, politiche che trasformeranno sempre di più gli atenei in fabbriche di precarietà (ma anche di bei soldoni per i privati che le gestiranno come aziende) basate sull’indebitamento studentesco e su una meritocrazia priva di significato. Altro che novità..qui l’unico Profumo è quello di austerity…!

Contestare Napolitano significa per noi attaccare quella che è la maschera che la dittatura delle banche e della finanza si sta dando in questo momento. Dietro il volto rassicurante del Presidente della Repubblica prosegue l’attacco indiscriminato a studenti, lavoratori dipendenti e precari, migranti, soggetti sui quali si scaricano i costi di una crisi dalla quale certo non si uscirà con politiche recessive ed impoverenti come quelle del governo Monti. All’inaugurazione dell’anno accademico vogliamo prendere la parola anche noi: ad assistere ad un simile teatrino non ci stiamo!

Piccola nota. Ci siamo scontrati anche, nel lanciare la mobilitazione contro Napolitano, con la sistematica chiusura da parte di Facebook di profili ironici che invitavano alla contestazione, notando come evidentemente l’utilizzo di un mezzo come il social network americano ai fini di contestazione da’ fastidio, e viene esaltato a fini di “Liberazione sociale” solo se viene utilizzato a latitudini lontane dalla nostra…

A ricordarvi le date in programma (l’assemblea di martedì 24 sera alle 21 e l’appuntamento di piazza di lunedì 30 – concentramento 10 in piazza Verdi – ) vi aiuterà anche questo videomessaggio arrivatoci dal Presidente della Repubblica…

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