L’obiettivo è “denunciare un modello d’istruzione che ci distrugge giorno dopo giorno, che ci fa percepire la scuola come una vera e propria gabbia. Siamo quindi costretti a subire numerose contraddizioni in un luogo sempre più dimenticato dal nostro governo”, comunicano le/gli studentesse/i.
“Stamattina, 29 marzo 2023” il liceo Copernico di via Garavaglia “è stata occupato da studenti e studentesse che in seguito a numerosi confronti hanno eseguito una votazione accessibile a tutti, i cui i risultati sono il 70,4% favorevoli all’occupazione e il 29,6% sfavorevoli”. Ne si dà notizia sul profilo Instagram Collettivo Cope, all’indomani dell’occupazione del Minghetti.
Si spiega poi: “La nostra occupazione ha come fine quello di denunciare un modello d’istruzione che ci distrugge giorno dopo giorno, che ci fa percepire la scuola come una vera e propria gabbia. Siamo quindi costretti a subire numerose contraddizioni in un luogo sempre più dimenticato dal nostro governo. Denunciamo il fortissimo disagio psicologico che subiamo all’interno delle mura scolastiche, dato da una visione di scuola classista e soprattutto da un finanziamento all’istruzione e al benessere degli studenti che manca sotto ogni punto di vista. Finanziamenti che sappiamo benissimo andranno alle industrie belliche e ancora una volta non a noi, siamo stanchi della retorica che ci racconta che i soldi non ci sono, i soldi ci sono ma vengono indirizzati alla guerra e ai privati. Ricordandoci di Lorenzo, Giuseppe e Giuliano, denunciamo anche questo modello di pcto che altro non fa che precarizzare e uccidere gli studenti. Crediamo inoltre che l’occupazione a scopo politico aiuti a consapevolizzare studenti e studentesse riguardo l’antifascismo, valore che portiamo avanti tutti noi con la lotta”. Le ragioni dell’occupazione sono poi approfondite in un manifesto [pdf] diffuso dalle/gli studentesse/i.