Per gli studenti “una prima vittoria”, ma insufficiente: “Gli stessi che l’anno scorso percepivano 5.000 euro quest’anno, nella migliore delle ipotesi, non supereranno i 2.000”.
Prima vittoria per gli Studenti contro il nuovo Isee. Un nuovo bando per gli esclusi, ulteriore riduzione delle tasse per chi già aveva la tassazione ridotta. Adesso diritto allo studio per tutti! Dopo mesi di mobilitazione iniziamo a vedere finalmente i primi risultati: entro fine novembre verrà pubblicato il bando per gli studenti esclusi dal nuovo Isee che prevede contributi economici e agevolazioni per i servizi, con soglie Isee più alte di quelle previste dal Miur a livello nazionale. Questa è una prima vittoria, ma restano comunque importanti nodi aperti. Innanzitutto si tratta di un bando straordinario che non risolve nulla nei prossimi anni e dovremo continuare a mobilitarci proprio per non ricadere nella gravissima situazione che riscontravamo nei nostri sportelli a settembre. Inoltre i contributi previsti per gli studenti “esodati” sono ben inferiori a quelli dell’anno scorso. Gli stessi studenti che l’anno scorso percepivano 5.000 euro, quest’anno, nella migliore delle ipotesi (che sembra comunque molto lontana), non potranno percepire più di 2000 euro.
D’altro canto l’università si impegna ad abbassare ulteriormente le tasse a chi già gode della fasciazione ridotta, stanziando 600.000 euro. L’università non sembra però intenzionata a modificare le soglie per accedere alla tassazione ridotta, incassando così milioni di euro in più rispetto agli anni precedenti, vanificando i benefici del nuovo bando Er.GO: se gli studenti esclusi torneranno a percepire un contributo economico con il nuovo bando Er.GO, dovranno comunque pagare tasse da cui l’anno scorso erano esentati, trovandosi quindi a riempire le casse dell’università con i soldi forniti da Er.GO. Insomma, la manovra dell’università non tocca chi è stato completamente escluso dalla fasciazione ridotta. I 600.000 euro stanziati dall’università sono, quindi, soltanto una parte dei soldi che l’università ha incassato in più dalle migliaia di studenti esclusi dalla fasciazione ridotta o che si sono visti aumentatare le tasse per il cambio di fascia. Risulta una iniziativa decisamente insufficiente rispetto alla possibilità di applicare una moratoria sulla tassazione che avrebbe veramente permesso agli studenti toccati dal ricalcolo isee di non subire grossi disagi.
La scorsa settimana eravamo nuovamente in rettorato per rilanciare la mobilitazione e fare pressioni su un’università che deve prendersi le sue responsabilità. Ribadiamo la necessità di indire un’assemblea di Ateneo con sospensione della didattica per discutere delle problematiche legate al diritto allo studio: vogliamo che le soglie di accesso alla fasciazione ridotta vengano alzate, vogliamo che cultura, saperi, libri, mensa e servizi ritornino ad essere accessibili anche a quelle ampie fasce di studenti che non possono più permettersi nemmeno un pasto dignitoso.
Il nostro compito quindi è quello di continuare la moblitazione in maniera ancora più forte e decisa, perché il diritto allo studio sia veramente un diritto di tutti!
Durante l’occupazione del rettorato del 12 novembre la prorettrice agli Studenti, Elena Trombini, aveva preso l’impegno politico di far esprimere l’università in merito alla concessione dell’assemblea d’Ateneo con sospensione della didattica, e di farlo entro mercoledì 18 novembre. Ad oggi, nonostante l’impegno preso, l’università non si è ancora espressa. Ribadiamo che se non arriverà una risposta in merito siamo pronti a costruirla dal basso bloccando le facoltà fin dai prossimi giorni. Ci riuniremo di nuovo in assemblea giovedì alle 12 nella facoltà di Scienze Politiche in Strada Maggiore 45, per continuare questa mobilitazione che dopo i primi risultati torna e si rilancia più forte di prima.
Studenti contro il nuovo Isee