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Nuova occupazione a Modena: nasce Guernica, Pdl chiede sgombero

Il Collettivo Autonomo Modenese libera uno spazio in via S.Anna a Modena. Nasce il progetto Guernica, già in programma diverse iniziative. Pubblichiamo il comunicato degli occupanti.

21 Novembre 2009 - 13:49

camL’occupazione era stata annunciata ed è stata portata a termine nella serata di venerdì 20 novembre, dando vita a Guernica, un nuovo spazio occupato nella città di Modena. Il Collettivo autonomo modenese ha deciso di liberare e far rivivere l’ex concessionaria Ford di via S. Anna 651.

In programma una tre giorni di eventi, musica e socialità.  Le reazioni politiche all’iniziativa non si sono fatte attendere, il PdL senza mezzi termini ha richiesto lo sgombero immediato per bocca dei consiglieri regionali Andrea Leoni e Enrico Aimi. Di seguito pubblichiamo il comunicato degli occupanti.

Nuovo Spazio Occupato Guernica

Il C.ollettivo A.utonomo M.odenese comunica che nella giornata di venerdì 20 a Modena nascerà un nuovo spazio sociale, mediante l’ occupazione di uno dei tanti stabili vuoti presenti in città.

Questa iniziativa nasce dalla convinzione che uno spazio sociale sia un esigenza per la città di Modena.

Infatti in questa difficile fase ulteriormente aggravata dalla crisi, sono sempre di più i bisogni ai quali le istituzioni preposte non riescono più a dare una risposta. Alcuni esempi di quanto detto sono le numerose scuole superiori che si trovano a cessare le attività di laboratorio e i rientri pomeridiani per la mancanza di fondi e spazi, o il fatto che tutte le palestre modenesi a prescindere della disciplina svolta hanno prezzi che in questa fase sono insostenibili per un precario o un giovane figlio di lavoratori.

Pensiamo quindi che la realizzazione di laboratori fotografici di sale di registrazione o di una palestra popolare, possa essere una risoluzione dal basso di questi problemi che anche a Modena sono sempre più diffusi.

Riteniamo in oltre che la messa in atto di una socialità non mercificata ed aperta a tutti possa essere un modo per rispondere al degrado tramite percorsi di dialogo e partecipazione diretta dei cittadini alla vita pubblica, accantonando così politiche che non risolvono il problema reale e danno solo il pericoloso effetto di creare diffidenza diffusa e paure che vanno abbondantemente oltre quello che è il problema realmente esistente.

C.ollettivo A.utonomo M.odenese

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