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::: Notizie brevi :::

Nel pomeriggio presidio per il Rojava: “Stop rapporti Italia-Turchia” | Sciopero biglietterie Tper, Usb: “100% di adesione” | Anche quest’anno nessun divieto per i diesel euro 4 | Clima, ieri Friday for future in piazza verso il terzo sciopero globale.

07 Settembre 2019 - 19:09

Oggi pomeriggio ha avuto luogo in piazza del Nettuno un presidio in sostegno alla campagna #Riseup4Rojava. Scrive in rete il Collettivo Universitario Autonomo: “Pretendiamo che vengano interrotti immediatamente tutti i rapporti economici e diplomatici tra lo stato italiano e quello turco. Sottolineiamo che mentre in Turchia si preparano ad attaccare le popolazioni del Kurdistan e della Siria, l’Italia e la sua industria bellica, attraverso enti come Unicredit e Leonardo (ex Finmeccanica) finanziano e forniscono armamenti e suolo per le esercitazioni all’esercito turco. Giù le mani dalla Rivoluzione confederale ecologista e femminista del Rojava! Turchia Stato assassino!”.

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“La presidente Tper Gualtieri si dichiara serena, anche le lavoratrici e i lavoratori vorrebbero esserlo”: è quanto scrive Usb dopo lo sciopero di oggi delle biglietterie Tper, con “il 100% di adesione”. In piazza per quattro ore anche i lavoratori dell’autostazione, dell’aereporto di Bologna e della stazione di Imola. Il nodo è la decisione della proprietà di indire una gara d’appalto divisa a lotti con trattamenti economici e normativi diversi. “Da fine maggio ci sono state tre proroghe che ad oggi tengono lavoratrici e lavoratori col fiato sospeso fino al 30 novembre”, spiega Usb: occorre “tenere uniti i lavoratori in un unico lotto”, riformulando il bando. Se ciò non avvenisse, il sindacato intende “intraprendere tutte le iniziative necessarie” a difesa “del diritto diritto al lavoro degno”.

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Un anno fa la Regione e i sindaci avevano inizialmente deciso di vietare la circolazione dei veicoli diesel euro 4, poi furono riammessi. Quest’anno non c’è nemmeno stato dibattito, ma la conferma dei limiti dell’anno scorso: diesel solo fino all’euro 3 e benzina fino all’euro 1, dal lunedì a venerdì, nelle ore diurne e alcune domeniche.

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Mentre le amministrazioni locali non fanno grande figura in quanto a sensibilità ecologica, torna in piazza la protesta di “Friday for future“, ieri in presidio in piazza Maggiore in vista del terzo sciopero globale per il clima previsto per il 27 settembre. L’appuntamento a Bologna è alle 9.30 in piazza XX settembre.