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Nuove occupazioni nelle scuole: oggi la protesta è partita nelle tre sedi dell’Aldrovandi Rubbiani e al Righi | Sgb: “Grave destinare due posti letto a pazienti Covid nel reparto di Bassa intensità cardiologia del Sant’Orsola” | Dall’Usb “un appello a città, istituzioni e soci pubblici perché si affrontino le carenze strategiche e correnti dell’aeroporto Marconi”.

04 Aprile 2022 - 19:52

Non si ferma l’ondata di occupazioni che sta attraversando le scuole bolognesi: oggi la protesta delle/gli studentesse/i è partita nelle tre sedi dell’istituto Aldrovandi Rubbiani e al liceo Righi. “Questa iniziativa vuole porre al primo posto esigenze e aspettative di noi studentesse e studenti, che non devono essere una concessione, bensì un diritto”, recita il manifesto delle/gli occupanti del Righi: “L’augurio è che questa manifestazione di disagio e voglia di lottare in modo che la situazione corrente cambi profondamente, non venga derubricata a capriccio infantile. Affrontare le istanze presentate o con atteggiamento paternalista o con il pugno di ferro sarebbe solo un’ulteriore conferma della loro validità”. E infatti la dirigenza del liceo ha subito minacciato sanzioni disciplinari e denunce. Denunce che sarebbero già partite allo Scappi, oltre che al Mattei.

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“Riteniamo grave la scelta di destinare due posti letto a pazienti infetti da virus Covid-19 nel reparto di Bassa intensità cardiologia al padiglione 23 del Policlinico Sant’Orsola di Bologna”, scrive l’Sgb: “Una decisione profondamente sbagliata vista, anche, la situazione di sottorganico sanitario presente in quel reparto, dove infermieri fanno doppi turni , ma soprattutto per quanto riguarda la tutela della salute dei pazienti ‘fragili’ di quel reparto, operati al cuore, vascolari, trapiantati o in attesa dello stesso. Il Sindacato Generale di Base chiede che tale decisione sia ritirata e che venga ripristinato al più presto l’organico in forze al reparto”. Se l’indice di contagio é in salita, “vengano ripristinati padiglioni adibiti al Covid-19 con personale sanitario adeguato”, è la richiesta del sindacato.

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In vista della prossima assemblea degli azionisti della società dello scalo bolognese indetta per il 26 aprile, l’Usb lancia “un appello alla città, alle istituzioni e soci pubblici perché si affrontino le carenze strategiche e correnti dell’aeroporto Marconi. Nonostante la pandemia nell’aeroporto di Bologna si sono mantenuti livelli di traffico migliori rispetto a tanti altri aeroporti italiani: tuttavia il gestore aeroportuale (AdB) non ha approfittato del relativo fermo per affrontare se non risolvere le carenze strutturali ormai decennali. Ci troviamo di fronte ad un aeroporto che soffre fin dalla nascita di una elevata densità di clientela per metro quadrato: già sottodimensionato alla nascita nel corso del tempo ha subito scelte che hanno aggravato la situazione”.