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Adl Cobas e Laboratorio Salute Popolare manifestano sotto la sede bolognese di Confedilizia: “Stop sfratti” | Si Cobas: “Mentre FedEx annuncia 6.000 licenziamenti in Europa, si becca il più grande sciopero di filiera degli ultimi anni” | Smog ancora a livelli d’emergenza, nove città emiliano-romagnole tra le prime 100 europee per mortalità da polveri.

21 Gennaio 2021 - 20:45

Attiviste e attivisti di Adl Cobas e Laboratorio Salute Popolare hanno manifestato oggi sotto la sede di Confedilizia, il cui presidente, “dicendosi contrario al proseguo del blocco degli sfratti, ha definito miseramente gli inquilini morosi dei ladri”, scrive il sindacato, “mentre i dati della realtà parlano di altro”: la povertà è in aumento e sono sempre più coloro che “devono scegliere se investire il loro misero reddito nel cibo o nell’affitto”. I manifestanti reclamano “un piano abitativo sociale strutturale, in vista della programmazione del recovery fund, e la necessaria intermediazione tra proprietari e inquilini, specialmente nei riguardi dei piccoli proprietari che vedono nella locazione una fonte di reddito essenziale; una moratoria sui canoni arretrati di persone in difficoltà, poichè il blocco degli sfratti non elimina il problema ma lo posticipa; nonchè l’ampliamento degli immobili pubblici destinati ad abitazioni popolari e la manutenzione di quelli esistenti”.

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“Mentre FedEx annuncia 6.000 licenziamenti in Europa, si becca il più grande sciopero di filiera degli ultimi anni. Da quasi due giorni l’intera filiera nazionale Fedex-Tnt è ferma. Da Milano a Bologna, da Parma a Piacenza, da Roma a Fidenza, da Modena a Napoli, tutti i principali hub e magazzini del colosso americano hanno aderito allo sciopero nazionale proclamato dal Si Cobas per ottenere- spiega il sindacato, con un post diffuso ieri- dei veri protocolli di prevenzione dei contagi da Covid sui luoghi di lavoro e il pagamento bei premi di risultato del 2020 svincolati dalla produttività e come riconoscimento ai lavoratori per aver continuato ad operare durante tutto il periodo in condizioni proibitive. L’adesione a questa iniziativa di lotta è andata persino oltre la già altissima adesione allo sciopero nazionale di categoria dello scorso 18 dicembre per il rinnovo del Ccnl”.

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Sono ulteriormente prolungate, fino a venerdì, le misure emergenziali anti-smog in Emilia-Romagna, per tutte le province tranne Rimini: questo perchè è previsto il superamento del valore limite in almeno una stazione di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico sia per ieri, il primo giorno di controllo, sia per i successivi due giorni. Proprio in questi giorni, intanto, uno studio condotto dall’Università di Utrecht, dal Global Health Institute di Barcellona e dal Tropical and public health Institute svizzero ha collocato nove città dell’Emilia-Romagna tra le prime 100 nella classifica europea sul tasso di mortalità da polveri sottili. Piacenza è la prima città della regione al 25esimo posto,vseguita da Ferrara (26), Carpi (33), Parma (38), Modena (50), Sassuolo (60), Bologna (73), Forlì (82), Ravenna (89), Rimini (161).