Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Altra lettera di Patrick Zaky per avere notizie di famiglia e amici e chiedere la data della prossima udienza | La protesta per il clima prosegue tra scioperi della fame e die-in | Procura: “Su Rsa niente di penalmente rilevante”. Intanto i familiari delle vittime verso la creazione di un comitato regionale, l’Usb promette sostegno.

16 Settembre 2020 - 19:29

“Una nuova lettera di Patrick per controllare la sua famiglia e i suoi amici e chiedere la data della prossima udienza”. Ne ha dato notizia notizia la pagina Patrick Libero. Nei giorni scorsi, “la famiglia di Patrick ha potuto consegnare cibo e strumenti per la pulizia nel suo luogo di detenzione ed essere rassicurata sul suo benessere attraverso una nuova lettera che ha ricevuto dal carcere di Tora. Patrick ha scritto alla sua famiglia e ai suoi amici in Egitto per verificare il loro stato di salute, come sempre, prima di rassicurarli sul suo benessere e di inviare il suo amore ai suoi amici di Bologna e Grenada. Alla fine della lettera, Patrick sperava che la fortuna fosse sua alleata nella sua prossima udienza, in modo da poter riguadagnare la libertà. Non sappiamo ancora quando si terrà la prossima udienza e vi aggiorneremo non appena avremo informazioni precise”.

* * *

Agli scioperi della fame per denunciare l’emergenza climatica (arrivato a 16 giorni quello dell’attivista Daniele, sette quello a staffetta), Extinction Rebellion ha affiancato domenica scorsa una nuova protesta con la modalità del die-in: “È un gesto simbolico: indica una morte imminente. Chi ha una vaga idea di ciò che succederà tra pochi anni, delle tragedie che incombono in un mondo già solo con +2°, scenario considerato oramai troppo ottimistico e ampiamente superato, sa che l’inazione porta inevitabilmente all’estinzione. E che, se i governi continuano a temporeggiare, siamo già spacciati”. Al flash mob hanno partecipato anche gli studenti di Fridays for future.

* * *

Rispetto ai decessi verificatisi nelle strutture per anziani durante l’emergenza coronavirus la Procura, che nei giorni scorsi aveva interrogato alcuni ospiti, sta “trattando i casi singolarmente e al momento non è emerso nulla di penalmente rilevante”, ha spiegato ieri il procuratore capo. Domenica, intanto, ha avuto luogo un’assemblea che ha “posta la prima pietra per la creazione del Comitato unico regionale aperto a parenti delle vittime Covid nelle Rsa, ai familiari degli anziani ancora nelle strutture e agli operatori delle case di riposo”. I familiari hanno reiterato in Regione la richiesta di accesso agli atti, finora a loro detta assolta solo al 50%. La costituzione del comitato è un’iniziativa che l’Usb “supporta e valuta favorevolmente”, scrive il sindacato di base, “con la convinzione che un percorso unitario tra familiari e operatori dei servizi alla persona, sia oggi necessario per produrre un cambiamento di rotta”.