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Bevande da asporto e locali, prorogata e inasprita ordinanza comunale | Inclusione studenti disabili, Comune intende convertire anticipo stipendio di marzo educatori in lavoro nei centri estivi, Sgb: “Rispediamo al mittente” | Padrone di Merda davanti alla Cgil: “Inutili”.

15 Giugno 2020 - 18:47

Il Comune proroga al 14 luglio le misure anti-assembramento connesse alla “movida”, con qualche novità. Se per i minimarket l’obbligo di chiusura alle 21 resta limitato al perimetro dei viali, viene esteso a tutta la città il divieto di vendita da asporto di alcol e bevande in vetro per fast food e simili. Stesso divieto, ma dalle 22, per bar, pub e locali, che, negli stessi orari, hanno anche una nuova prescrizione: dovranno impedire agli avventori di consumare all’esterno del locale o del dehor. Le sanzioni per chi trasgredisce prevedono fino a 1000 euro di multa e fino a 30 giorni di chiusura dell’esercizio.

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Settecentotrenta dipendenti delle coop Quadrifoglio e Orsa, che si occupano dell’inclusione degli studenti disabili dei servizi educativi, hanno avuto una parte dello stipendio di marzo anticipato dal Comune all’inizio dell’emergenza. Ora, però, Palazzo d’Accursio indica che quei soldi dovranno essere ‘convertiti’ in ore di lavoro nei centri estivi, “quindi lavorando gratis”, sintetizza Sgb, stamattina in presidio. Una decisione che “rispediamo al mittente – dice il sindacato – sia al Comune sia alla cooperativa che ci ha dato quest’anticipo in busta paga senza preannunciare l’ipotesi che ci venissero chiesti i soldi indietro. Qualcuno altto da una parte o dall’altra dovra’ pagare il 20% mancante”.

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Venerdì scorso “le maschere bianche si sono presentate davanti alla sede della Cgil, per sottolineare l’inutilità di questa istituzione del lavoro chiamata sindacato. È ormai da più di un anno che riceviamo ininterrottamente testimonianze da parte di lavoratori e lavoratrici sfruttati e quasi tutti hanno almeno una volta provato a rivolgersi al sindacato di turno… I soldi dovuti non sono quasi mai stati restituiti, nel frattempo si sono persi mesi, per non dire anni, in lunghissime trafile burocratiche e chi ha denunciato molestie o vessazioni sul luogo di lavoro non è mai stato in alcun modo risarcito. I soldi però i sindacati li chiedono, e non pochi, per chi uno stipendio non lo prende da mesi”. Lo scrive Padrone di Merda