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::: Notizie brevi :::

Crash: azione in memoria di Clement Meric | Usb in corteo con gli operai della Fiac: “Solidarietà al di là di qualsiasi bandiera” |Centri estivi, Sgb: dal Comune “uno scaricabarile che non promette niente di buono” | CampiAperti sulla chiusura del parco di fianco all’ex sede di Xm24: “Continua una storia d’infinita miseria”.

05 Giugno 2020 - 19:46

“No justice no peace, Clement vive”. Realizzato a Bologna un murales per ricordare Clement Meric, segnala il Laboratorio Crash. “Sette anni fa Clement Meric, militante antifascista parigino di soli 18 anni, veniva assassinato da un gruppo di fasci. La scorsa notte intanto il Saint-Sauveur, bar frequentato da compagni e compagne a Menilmontant, è stato attaccato da fascisti con mazze e spray lacrimogeni, ma l’attacco è stato immeditamente respinto dalla popolazione del quartiere”, scrive Crash, pubblicando sulla nuova pagina del collettivo (Lab.Crash) “un breve video dell’azione di questa notte a Bologna in memoria del compagno. Clement vive!”.

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“Solidarietà e vicinanza ai lavoratori Fiac al di là di qualsiasi bandiera”, scrive l’Usb, che oggi ha partecipato al corteo degli operai della Fiac di Pontecchio Marconi a rischio trasferimento. La manifestazione è partita dai cancelli dell’azienda e ha raggiunto la la piazza principale di Sasso Marconi. Durante il percorso, i manifestanti si sono inginocchiati per ricordare l’omicidio di George Floyd, ucciso dalla polizia a Minneapolis durante un fermo.

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Il Comune di Bologna “in data 3 giugno, durante la discussione in commissione consiliare sull’apertura dei centri estivi per bambini 3-6 anni, affidati al personale delle cooperative, ha dichiarato che quella riapertura dovrà avvenire in base ad un ‘Patto di responsabilità’ delle cooperative e delle famiglie, che non coinvolgerebbe il comune che eroga il servizio stesso. Dichiarazione preoccupante- va all’attacco Sgb– che sottintende un disimpegno dell’amministrazione comunale sul tema della sicurezza” di fronte al rischio coronavirus “come, ad esempio, provare la temperatura ai bambini in entrata oppure ripristinare la certificazione di guarigione del bambino al rientro dalla malattia, in quanto non di sua competenza. Una sorta di scaricabarile che non promette niente di buono!”.

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“E dopo il Covid-19 venne il recinto. Ovvero: come continuare una storia d’infinita miseria. Alla fine l’hanno fatto: transennare, chiudere un parco”. Così CampiAperti sulla recinzione installata per impedire l’accesso all’area verde di fianco all’ex sede dell’Xm24 e all’area dove si svolge uno dei mercati gestiti dall’associazione. Dalla prima riapertura del mercato “quel rettangolo di verde è tornato ad essere Xm24, un punto d’incontro e d’ascolto- scrive CampiAperti- di una città altra che vive nel territorio e che chiede rispetto per la propria esperienza. Un prato, al di là della formale appartenenza, è un bene comune che appartiene alla comunità e dall’intera comunità va goduto, transennarlo vuol dire privatizzarlo di fatto con un atto d’inaudita violenza e arroganza degna di nessuna causa. La terra dovrebbe essere di tutti, come i contadini sanno bene… Un recinto, una normalità che chiude alle diversità. Tutto questo non ci appartiene”.