Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Oggi e domani sciopero Si Cobas a magazzino Unilog | Sgb e Cobas del Comune elencano misure di sicurezza e tutela necessarie per la fase due | B-side pride avvia blog e “sondaggiona”, per “ricostruire uno spazio virtuale dove condividere bisogni e desideri”.

12 Maggio 2020 - 19:43

Sciopero oggi nel magazzino Unilog Group: “Domani si riprende fino alla vittoria”, si legge sulla pagina Facebook del sindacato di base Si Cobas.

*  *  *

“A oggi l’amministrazione non ha ancora dato indicazioni sulla cosiddetta fase 2 e sulla conseguente riapertura dei servizi”. Lo scrivono Sgb e Cobas del Comune di Bologna, chiedendo di mantenere quanti più dipendenti possibile in smartworking e elencando le misure di sicurezza e i requisiti di tutela dei lavoratori necessari per la riapertura di sedi comunali, scuole e nidi, “l’applicazione integrale del d.lgs 81/2008 (Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) riguardo il rischio coronavirus, che l’Inail indica come medio-alto per tutti i lavoratori della pubblica amministrazione e alto per settori specifici come l’assistenza sanitaria, il servizio sociale e i servizi educativi”.

*  *  *

“Sentiamo l’esigenza di connetterci, di agire mutualismo e solidarietà queer, di scambiare risorse, cibo, denaro, parrucche e paiettes e di ricostruire uno spazio virtuale dove incontrarci e condividere bisogni e desideri. Chiuse nelle case, noi che spesso dalle case natali siamo scappate o scacciate, o costrette a lavori sociali e di cura che ci espongono al rischio contagio, continuiamo a ricostruire reti affettive e parentele e a pensare collettivamente al dopo che è già qui, alla coesistenza con il virus e alla crisi che sta portando, perché non sia il ritorno alla normalità e non sia nemmeno peggio. Prepariamo e agiamo da subito la lotta della vita contro il profitto, della cura contro la selezione, del desiderio contro la paura e ci connettiamo alle richieste di reddito di autodeterminazione, accesso alla salute pubblica per tutt* (a partire da chi non ha casa, sta in carcere o in strutture collettive come Cas e Rsa), diritto a lavorare in sicurezza, autorganizzazione della cura e riconoscimento del lavoro di riproduzione sociale come centrale”. Lo scrive B-Side pride inaugurando il proprio nuovo blog e avviando una “sondaggiona” per individuare i bisogni su cui basare “pratiche di lotta e di resistenza comuni”.