Dal Comune oltre 400.000 euro per gli edifici di culto | Budrio, bruciata corona per i caduti della Resistenza | Cua lancia mail-bombing: “Ateneo e Er.go rispondano sui problemi degli studenti | Epidemia, calano i casi attivi e aumentano le guarigioni. Quattro nuovi decessi nel territorio metropolitano e 63 contagiati in più.
Quasi mezzo milione di euro transita dalle casse del Comune di Bologna a quelle delle confessioni religiose: dagli oneri di urbanizzazione incamerati da Palazzo D’Accursio escono 443.063 euro per la rigenerazione urbana di cinque edifici di culto presenti in citta. La parte piùconsistente spetta all’Arcidiocesi (384.184 euro per un intervento che interessa la basilica di San Petronio e due sul santuario della Beata vergine di San Luca), segue la Comunità ebraica (52.464 per la sinagoga di via de’ Gombruti) e poi l’Opera per le Chiese evangeliche metodiste in Italia (6.413 per un immobile in via Venezian ). L’operazione deriva dalla normativa regionale, in base alla quale “una quota pari al 7% dei proventi degli oneri di urbanizzazione secondaria (U2) è destinata dai Comuni agli Enti esponenziali delle confessioni religiose, individuate in considerazione della consistenza ed incidenza sociale delle stesse, mediante rimborso delle spese documentate relative ad interventi di riuso e rigenerazione urbana che interessino edifici di culto e le relative pertinenze, tenendo conto anche del valore monumentale e storico culturale degli edifici”.
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Dopo gli sfregi al monumento dedicato alla Brigata Maiella e al memoriale per i caduti della Resistenza a Ozzano, il 25 aprile, qualche giorno dopo si è aggiunto un altro oltraggio al ricordo della lotta contro il nazifascismo, questa volta a Budrio: nella notte tra martedì e mercoledì è stata bruciata la corona che era stata apposta sotto al voltone del Comune nell’anniversario della Liberazione. “Chiunque abbia commesso questo scempio non ha offeso solo i Caduti ma tutta la nostra Comunità e non è degno di fare parte”, ha scritto l’Anpi di Budrio.
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“Abbiamo scritto una lettera per pretendere che Università ed ER.GO si esprimano in merito ai problemi che in tantissim* stiamo vivendo da ormai oltre due mesi. Invitiamo tutt* a riprendere questa lettera e inoltrarla agli indirizzi di Unibo ed Er.Go, mandiamola anche a docenti e testate giornalistiche, affinchè gli enti competenti la smetteano di scappare dalle proprie responsabilità, facendo gravare le loro mancanze sulle nostre vite!”. Lo scrive il Cua, invitando a copiare dalla propria pagina Facebook testo e indirizzario. “Puoi inviarla anche a docenti o a chiunque altro possano interessare queste rivendicazioni; spargi la voce tra collegh* e amic*, diffondi il testo sui social o ovunque pensi abbia senso e invita chiunque a partecipare. Andrà tutto bene quando il diritto allo studio sarà garantito a tutt*!”, aggiunge il collettivo.
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Questi i numeri dell’epidemia da coronavirus nella giornata di oggi: 4 i nuovi decessi nel territorio metropolitano, nessuno nel comprensorio imolese. Sono invece 63 i nuovi casi di positività al virus, che in totale passano a 4.040. Un solo contagio in più nell’imolese, dove sono 376 in totale. Complessivamente in regione i casi di positività registrati sono 25.436, cioè 259 in più rispetto a ieri. In Emilia-Romagna sono stati 39 i nuovi decessi, in totale arrivati a 3.551. Quasi 6000 nuovi test effettuati oggi (182.857 in totale), con le nuove guarigioni che sono 2.519 e il forte calo dei casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -2.299, che passano quindi dagli 11.862 registrati ieri ai 9.563 odierni (il numero molto significativo è dovuto a un riallineamento dei dati informatici della provincia di Reggio Emilia). Delle 12.322 persone guarite, 3.453 sono divenute asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, 8.869 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi. I pazienti in terapia intensiva sono 206 (-20). Queste le positività sul territorio: 4.062 a Piacenza (69 in più rispetto a ieri), 3.157 a Parma (13 in più), 4.660 a Reggio Emilia (47 in più), 3.657 a Modena (27 in più), 921 a Ferrara (3 in più), 982 a Ravenna (1 in più), 891 a Forlì (11 in più), 685 a Cesena (9 in più), 2.005 a Rimini (15 in più).