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Hobo: “Ieri notte sanzionate con della vernice le statue e la targa in onore di Umberto I”, sulla facciata del Comune I L’Associazione contro gli abusi in divisa cerca testimoni: “Ragazzo brutalmente fermato sul bus perchè senza biglietto” | Coordinamento precari/ie scuola invita ad indossare la spilletta “Prof in scadenza”.

11 Marzo 2019 - 14:16

“Ieri notte sono state sanzionate con della vernice le statue e la targa in onore di Umberto I, fortemente volute dal Partito Democratico e da Virginio Merola, poste sulla facciata di Palazzo d’Accursio”. Lo segnala Hobo, su Facebook, aggiungendo: “«Noi pensiamo che la storia non si faccia con le rimozioni» sono le parole usate da Merola per rivendicare, con orgoglio e spocchia, il tributo al sanguinario sovrano famoso per aver ordinato al generale Bava Beccaris di sparare con i cannoni sulla folla di lavoratori scesa in piazza per protestare. Questi squallidi personaggi del Pd, figli del Pci, insieme a Università e alle istituzioni cittadine, vorrebbero costruire una memoria depoliticizzata e pacificata, ma anche oggi, sotto la lapide di Francesco, non si sono presentati dopo essere stati contestati negli anni passati”.

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Ieri mattina “alle 9,45 circa, sull’autobus 19 (direzione San Lazzaro) a Bologna, un ragazzo è stato brutalmente fermato, ci dicono, perchè era senza biglietto. Stiamo cercando di trovare altre testimonianze per avere informazioni circa lo stato di salute del ragazzo e per fare chiarezza sull’avvenimento”. Lo scrive Acad – Associazione contro gli abusi in divisa, su Facebook, pubblicando anche un video in cui si vede una persona trattenuta a terra da alcuni poliziotti, uno dei quali steso e poi seduto su di essa. “Se hai visto ciò che è successo- continua il post- o conosci qualcuno che potrebbe esserne stato testimone contattaci sulla pagina di Acad  o manda una mail a infoacad@inventati.org”.

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“È ora di rendere visibile a colleghi, studenti e genitori la nostra condizione di prof in scadenza, uguali ai nostri colleghi nei doveri e nelle responsabilità, ma diversi/e nei diritti. Perché il precariato non è una gavetta necessaria, ma un’ingiustizia che il Ministero porta avanti nella logica del risparmio e dello sfruttamento. Senza noi supplenti, le scuole non vanno avanti”, avverte il Coordinamento precari/ie scuola Bologna: “Per questo, proponiamo ai precari e alle precarie di indossare la spilletta ‘prof in scadenza’, e per questo parteciperemo con i nostri contenuti al sit-in” in programma per domani pomeriggio a Modena, sotto la Prefettura.