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Presidio sotto le due torri per Vakhtang Enukdize “ammazzato di botte dalla polizia” nel Cpr di Gradisca | Spuntano nasi rossi sui manifesti dei candidati alle elezioni regionali | Alma Mater non attiva i bandi per il Tfa sostegno, Usb Scuola: “Totale disinteresse per la formazione dei docenti”.

23 Gennaio 2020 - 19:23

“Martedì 21 gennaio si è tenuto un presidio sotto le due torri perchè l’omicidio di Vakhtang Enukdize, ammazzato di botte dalle guardie, recluso nel Cpr di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), non passi sotto silenzio”. E’ la segnalazione di anarchiche e anarchici “solidali con i reclusi in rivolta” nei centri per il rimpatrio, che manifestando due giorni fa sotto le due torri hanno anche aperto uno striscione che recitava “La polizia uccide! Di frontiere e Cpr si muore”. Questo uno stralcio del volantino diffuso dai manifestanti: “Mentre le veline di polizia e il Prefetto si affrettano a dichiarare che Vakhtang è morto in seguito a una rissa con altri prigionieri e le solerti agenzie di stampa locale riprendono pari pari la notizia, i suoi compagni di prigionia riescono a raccontare ciò che è successo davvero”, cioè il pestaggio e la conseguente morte dell’uomo il 18 di gennaio.

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(foto indigna.noblogs.org)Riceviamo e pubblichiamo: “Questa notte a Bologna, gli attivisti del Movimento Artistico Indigna si sono prodigati decorando con simpatici nasi rossi da clown i visi dei  candidati alle prossime elezioni regionali del 26 gennaio.  Solo per ricordare che possiamo anche ridere, ma non credere alle  barzellette di quello che faranno. Disposti a tutto per una poltrona, sapendo che tutto quello che potranno fare, sarà solo obbedire ai ‘mercati’. Questo indigna”.

 

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Usb Scuola contesta “la decisione da parte dell’Alma Mater Studiorum di Bologna di non attivare le selezioni per il Tfa III sostegno in questo anno accademico”. Per il sindacato di base la scelta dimostra “il totale disinteresse per la formazione dei docenti della scuola statale” dell’Università. Spiega infatti Usb: “Diversi docenti che, per maternità o ragioni personali, hanno congelato la frequenza al corso del Tfa nel precedente anno accademico” e che stanno chiedendo spiegazioni sui corsi “si vedono dare come unica risposta l’impossibilità da parte di UniBo di sostenere il Tfa a causa della mancanza di spazi adeguati e di docenti universitari, pertanto viene loro indicata come unica soluzione quella di rivolgersi ad altro ateneo”. Per questo, dice Usb “sosteniamo da sempre che i percorsi formativi non possono essere appaltati alla sola accademia”.