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Prima assemblea retribuita di lavoratori e lavoratrici Domino’s Pizza | Verso un nuovo sciopero delle biglietterie Tper | L’azione artistica: adesivo “pericolo squali” sulle banche.

08 Gennaio 2020 - 20:17

Ha avuto luogo a Palazzo d’Accursio “la prima assemblea partecipata e retribuita dei lavoratori e delle lavoratrici di Domino’s Pizza”, che contestano “numerose inadempienze rispetto ai contratti in essere e alla Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano” sottoscritta dalla piattaforma. Di qui, spiega Riders Union, la decisione di organizzarsi “contro pratiche aziendali che hanno portato senza alcuno scrupolo all’imposizione di condizioni ingiustificabili e di lesione predatoria nei confronti dei colleghi e delle colleghe costretti anche a lavorare” durante la “nevicata che ha reso impraticabili le consegne, sottoposti al ricatto dell’azienda che, pubblicizzando il proprio brand per l’occasione, ha promesso misere maggiorazioni in cambio della messa a rischio dell’incolumità” dei propri dipendenti”.

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Operatori delle biglietterie Tper in presidio e assemblea ieri alla biglietteria Marconi, per la quale è in scadenza la proroga di affidamento il prossimo 31 gennaio, data attorno alla quale Usb prevede di convocare uno sciopero. Dopo “proroghe, frammentazione degli appalti e non assegnazione”, il sindacato chiede “con forza che venga fatta una gara d’appalto a lotto unico e non smembrata, e che le assegnazioni siano più lunghe”. Dicono due lavoratrici: “Da quando gi appalti sono diventati annuali si è aggravata la condizione di precarietà. Non sappiamo se e dove verremo assegnate, e soprattutto, con quali contratti”.

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“Nottetempo 3 gennaio in regione Emilia Romagna, a partire da Bologna, e sabato notte 4 gennaio seguendo a Modena, è iniziata una azione artistica continua e periodica, per evidenziare le banche che maggiormente praticano finanza speculativa”. È quanto si legge in un comunicato arrivato in redazione da Nomissis, “mossa artistica per fare arte pubblica, sociale, politica”. Continua il testo: “L’opera seriale firmata da Ulixes, installata da attivisti di Nomissis, consiste in adesivi triangolari di cm 29 di lato, con il simbolo di pericolo squali, che vengono applicati sistematicamente e periodicamente sugli ingressi delle banche. Il messaggio esplicito è:’non dimenticare che la finanza speculativa e le banche esecutrici hanno la missione principale di indebitare persone e stati per poi farli a brandelli e spolparli come branchi di squali eccitati dal sangue’. Lo scopo dell’azione artistica è semplicemente ampliare la coscienza collettiva su uno dei grandi mali globali che spesso viene dimenticato o ignorato”.