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Xm24: Gli “occupanti dell’ex caserma Sani hanno presentato una richiesta di incontro ufficiale” a Cdp | Su un’altra ex area militare invece la situazione si sblocca. Per fare cosa? Gli uffici dei dirigenti delle Entrate | Il prefetto chiede al sindaco di poter intervenire direttamente in tema di sicurezza urbana.

28 Novembre 2019 - 21:25

“L’assemblea pubblica delle e degli occupanti dell’ex caserma Sani ha presentato una richiesta di incontro ufficiale alla dirigenza di Cassa Depositi e Prestiti, proprietaria dell’area”. Ne dà notizia, sul suo sito e in una nota, Xm24, che ha dato il via all’occupazione lo scorso 15 novembre. La richiesta di incontro è stata recapitata “grazie all’appoggio dell’Unione Inquilini che aveva in programma per ieri un incontro a Roma con Cassa Depositi e Prestiti. Vogliamo fortemente avviare un’interlocuzione sull’immediato futuro dell’area dismessa. Attendiamo risposta”, dicono gli attivisti.

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Se sulla Sani tra Cdp e Comune le cose procedono da anni con grande lentezza e su altre ex aree militari le cose non sono granché diverse, almeno su un’altra ex caserma qualcosa si muove: la Giunta ha approvato un Protocollo d’intesa tra Palazzo d’Accursio, Demanio e altri soggetti per intervenire sull’area dell’ex Perotti in via Carlo Marx, nel quartiere Savena. Verrà demolito tutto e tra gli edifici che saranno costruiti uno sarà destinato alla Direzione provinciale Bologna 2 dell’Agenzia delle Entrate. Insomma, quando c’è da trovare spazio per i burocrati i progetti si concrettizzano, mentre quando si parla di spazi pubblici, per non dire autogestiti, i muri di gomma sembrano non crollare mai

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Il prefetto di Bologna, Patrizia Impresa, pare ansiosa di sfoggiare il proverbiale pugno duro. Oggi ha infatti sollecitato il sindaco Virginio Merola ad adottare un regolamento che gli consenta di intervenire direttamente sulla disciplina della sicurezza urbana. Impresa lo ha detto oggi in occasione di un incontro con i dirigenti di Ascom, menzionando l’applicazione delle “zone rosse” che “ha posto in campo delle misure più restrittive individuando alcune zone” in cui le persone “note per essere già state segnalate in materia di attività delittuose con sostanze stupefacenti sono destinatarie di provvedimenti di allontanamento”.